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F1, GP Bahrain 2006: Alonso-Schumacher, che duello

Riviviamo l’edizione 2006 del GP a Sakhir. Schumacher eguaglia le 65 pole position in carriera di Senna. Ma sarà Alonso, campione del mondo in carica, a vincere. Storia, numeri e curiosità del GP del Bahrain.
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“Schumi, chi ti starà davanti quest'anno?”. Dopo un 2005 che l'ha visto arrancare mentre Alonso passeggiava verso il Mondiale, l'interrogativo dell'inviato a Michael Schumacher è lecito. La risposta del tedesco, cui hanno intitolato una curva qui a Sakhir, è tutt'altro che cortese. “Prego, riformuli la domanda”. Si apre così a Sakhir il Mondiale 2006, l'anno dei nuovi motori V8 da 2.8 litri, del ritorno ai pit stop con cambio gomme (per l'ultima stagione rimangono due fornitori, Bridgestone e Michelin), e delle nuove qualifiche nel formato cui ormai siamo abituati, con Q1, Q2 e Q3.

Duello a tre – Il Mondiale si presenta come un incrocio di destini a tre. L'uomo da battere rimane il campione del mondo, Fernando Alonso, che ha riportato la Renault davanti a tutti ma per il 2007 ha già firmato con la McLaren. “In tanti mi hanno criticato per aver svelato in anticipo le mie scelte, ma è stato meglio così: mi sono messo a posto per le prossime stagioni e ora posso concentrarmi totalmente su quella che sta per cominciare” spiega. “Nella mia squadra c' è grande armonia. Mi ha fatto effetto vedere il numero uno sulla macchina, abbiamo tutte le carte in regola per riconfermarci. Dalla McLaren, invece, sembra sempre più lontano Kimi Raikkonen, che sembra esprimersi quasi da ex. “In quattro anni abbiamo raccolto poco, si poteva vincere molto di più. Solo nel 2005 avevamo una macchina molto forte, la migliore, ma non è bastato. Quest'anno non conosciamo esattamente il nostro stato di forma, siamo molto più avanti rispetto ad un mese fa, nell'ultimo periodo non abbiamo più rotto motori in continuazione, ma potremmo avere ancora qualche problema”. Potrebbe prendere proprio il posto di Alonso, si dice, o arrivare in Ferrari, al posto o accanto a Michael Schumacher, che si avvia a una stagione spartiacque, col numero 5 sul muso della rossa e una decisione da prendere: è giusto insistere, continuare a lottare, oppure è meglio appendere il casco al chiodo e godersi la famiglia. “Correre con Schumi” commenta Raikkonen, “non è certo un problema, basta avere la stessa macchina”.

Le libere – La Ferrari ha completato i test invernali proprio a Sakhir, con qualche piccolo problema meccanico, comunque risolto. “Mi piace questo motore ad otto cilindri, è meglio del dieci, è tutto più equilibrato, più armonico. Guidare è più facile, mi eccita di più, non fai fatica ad andare al massimo, perché la macchina è più stabile, mi sento più padrone della situazione” spiega Schumi. E i primi giri gli danno ragione. Nella prima giornata la Ferari va più veloce delle McLaren e delle Renault, Massa, al debutto con il Cavallino, si piazza quarto a quattro decimi da Schumi. E va preso per quel che vale il primo tempo di Davidson, collaudatore della Honda con pochissima benzina a bordo.

Schumi eguaglia Senna – A Sakhir, nel primo giorno delle nuove qualifiche, va in scena un sabato speciale, un sabato trionfale. Schumi aggiunge un'ultima perla alla sua interminabile serie di primati. Firma la pole position numero 65 e raggiunge così il record di Senna. Non partiva davanti a tutti dal 30 luglio 2005, a Budapest. Massa completa una prima fila tutta Ferrari, la prima dal GP d'Ungheria del 2004. “Sarà una stagione da protagonisti, esaltante, lotteremo fino alla fine per il titolo mondiale” promette. Piedi per terra, d' accordo, ma molta convinzione nei nostri mezzi, tanta fiducia, perché la macchina non è più quella dell' anno scorso. Questa non è un' impresa casuale, è il frutto di un progetto che sta andando avanti bene e ci permette di migliorare ogni giorno. Parte dalla seconda fila Alonso, risentito per un errore nel mio primo giro cronometrato alla fine della sessione e per un format di qualifiche che proprio non gli piace. Niente, però, rispetto alla rabbia di Kimi Raikkonen, che non fa nemmeno in tempo a completare un giro e parte dall'ultima fila. Una sospensione cede di colpo al debutto ufficiale in stagione. “In ottomila chilometri di test non se ne era mai rotta una” ammette Norbert Haug.

La gara – Alla partenza le Ferrari scattano bene, ma Alonso alla curva 4 supera Massa. Dietro, Heidfeld va in testacoda e si ritrova ultimo. Schumacher guadagna qualcosa sullo spagnolo, tallonato da Massa fino al quarto giro. Poi il brasiliano tenta una staccata impossibile in fondo al rettilineo per cercare di sorpassare Alonso, e per poco non finiscono fuori pista tutti e due. È costretto, però, a fermarsi ai box perché ha “spiattellato” le gomme ma la pistola pneumatica per avvitare la posteriore destra non ne vuol proprio sapere di funzionare: tornerà in pista dopo 46,8 secondi e chiuderà nono, non certo un risultato memorabile per la sua prima gara al Cavallino. La prima sosta non sposta gli equilibri. Schumacher resta al comando davanti a Alonso e Montoya. Dietro continua a rimontare Raikkonen, che ha scelto una strategia basata su una sola sosta ai box, e Nico Rosberg, che brilla al debutto con la Williams. “Chi l'ha detto che in Formula 1 non si sorpassa?” dirà il giovane Rosberg, ottimo settimo davanti a papà Keke. Ed infatti tutta la vecchia guardia, Niki Lauda in testa, applaude. “Non ricordo un esordio del genere da anni” ha detto per esempio Jackie Stewart.

La Ferrari c'è – Al 21mo giro, Fisichella è costretto al ritiro per un problema al motore. Alonso si avvicina tantissimo a Schumacher, che al 36mo giro rientra per la seconda e ultima sosta. Alonso può restare in pista per altre tre tornate, prima di fermarsi. “Peccato che uno dei giri in qualifica di Schumi non sia stato riconosciuto dai commissari” si lamenta Jean Todt: per questo, il tedesco ha potuto aggiungere nel serbatoio, prima della gara, due litri e mezzo di benzina meno del rivale. “Magari quel po’ di litri in più ci sarebbero stati sufficienti per stare davanti ad Alonso”. Il tedesco della Ferrari non si da per vinto e nei giri successivi cerca di farsi vedere negli specchietti di Alonso per indurlo all’errore, ma lo spagnolo della Renault non subisce affatto la pressione. “Però i piloti da doppiare sono stati carini con me, ed un po' meno con Schumi. Ed io ho guadagnato altro tempo prezioso” commenta Alonso, che passa per primo sotto la bandiera a scacchi e avvia il Mondiale 2006 come aveva chiuso l'edizione 2005. “ In Formula 1 recuperare in fretta è quasi impossibile. Se penso a dove eravamo nel 2005 e a quanto siamo vicini alla Renault adesso, dico che la nostra impresa è stata straordinaria. In tre mesi abbiamo azzerato lo svantaggio. Fare meglio era impossibile” dice Schumacher. La vera impresa, però, la firma Raikkonen, partito ultimo e capace di risalire fino al terzo posto. “Dopo la batosta delle prove, causa rottura meccanica, tutti mi davano per spacciato. Eccomi qui, terzo, con una rimonta fantastica. E con una macchina affidabile, facile da guidare, tremendamente veloce. Cari signori, per il mondiale ci sono anch’io”.

Come andrà il Mondiale – Da Sakhir, Alonso costruisce la serie di piazzamenti decisivi per il suo secondo e ultimo titolo mondiale: con sei vittorie e 3 secondi posti nelle prime nove gare, a metà stagione ha 25 punti di vantaggio su Michael Schumacher, solo sesto in Malesia e quinto a Montecarlo. Un vantaggio possibile anche grazie al mass damper, il dispositivo per limitare l'usura delle gomme che sarà vietato dal GP di Turchia. Schumi però rimonta e a due gare dalla fine raggiunge Alonso a 116 punti. Ma rompe il motore a Suzuka e a Interlagos parte decimo, arrivando solo quarto dopo una gara all'attacco. La Renault vince per la prima volta due Mondiali di fila. Alonso va alla McLaren, Schumacher si ritira dopo 16 anni e 91 vittorie. Alla Ferrari inizierà la prima era Raikkonen.

GP BAHRAIN – STORIA E NUMERI

Edizione numero: 12

Prima edizione: 2004 (vittoria di Michael Schumacher, Ferrari)

Gara più lunga: 2014 (1h39'42″743)

Gara più breve: 2004 (1h 28m 34.875s )

Vittorie dalla pole: 5 su 11

Vittoria dalla più bassa posizione in griglia: (Fernando Alonso, 2006, e Jenson Button, 2009 – 4°

Le vittorie Ferrari

2004 Schumacher

2007 Massa

2008 Massa

2010 Alonso

ALBO D'ORO PILOTI

Vittorie

3 Alonso

2 Massa, Vettel, Hamilton

1 Button, M.Schumacher

Podi

7 Raikkonen

4 Hamilton

3 Massa, Alonso, Vettel

2 M.Schumacher, Button, Trulli, Grosjean, Rosberg

1 Barrichello, Kubica, Perez

Pole position

2 Rosberg, M.Schumacher, Vettel

1 Alonso, Kubica, Massa, Trulli, Hamilton

ALBO D'ORO COSTRUTTORI

Vittorie

4 Ferrari

2 Red Bull, Renault, Mercedes

1 Brawn

Podi

10 Ferrari

4 McLaren, Lotus, Mercedes

3 Red Bull

2 Renault, Toyota

1 BAR, Sauber, Brawn, Force India

Pole position

3 Ferrari, Mercedes

2 Red Bull

1 Renault, Sauber, Toyota

Curiosità

– È il circuito delle prime volte per molti dei piloti in gara. Qui Rosberg ha ottenuto il suo primo giro veloce, proprio al suo esordio assoluto in F1 nel 2006. Massa e Hamilton, nel 2006 e 2007 rispettivamente, hanno celebrato la prima partenza dalla prima fila. E nel 2012 Romain Grosjean ha ottenuto il suo primo podio.

– Solo tre piloti sono rimasti in testa per più di 100 giri a Sakhir: Sebastian Vettel (146), Lewis Hamilton (107) e Felipe Massa (102).

– Tra il primo e il secondo al traguardo ci sono sempre stati distacchi contenuti. Il margine più ampio si è registrato nel 2010, quando Alonso ha preceduto Massa di 16.099 secondi. Il più ristretto nel 2014: il vincitore Hamilton e il compagno di squadra Rosberg sotto la bandiera a scacchi erano separati solo da 1.085 secondi.

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