F1, GP Bahrain: Mercedes show, Ferrari solo una grande illusione?
Fuochi d'artificio nella notte di Sakhir. Bottas polverizza la pole dell'anno scorso e stampa la sua prima pole position grazie a un parziale record nel primo settore. Il finlandese chiude in un 1:28.769, a 23 millesimi da Hamilton, pur capace di girare come nessun altro nel T2 e nel T3. La prima fila tutta Mercedes conferma come il "bottone magico" sia ancora in grado di garantire alle Frecce d'Argento almeno un paio di decimi di margine rispetto alla Ferrari tra Q2 e Q3. Vettel paga mezzo secondo rispetto a Bottas; Raikkonen, solo quinto, addirittura otto decimi. Fra le due Ferrari, a completare la seconda fila, partirà Dani Ricciardo. Solo sesto Verstappen, primo nell'ultima sessione di libere. Hulkenberg e Massa partiranno invece in quarta fila, Grosjean, che aspetta il compleanno, in quinta con Palmer, per la prima volta fra i primi 10. Tutti rigorosamente con le supersoft.
Ferrari, la grande illusione
Hamilton lancia la sfida già dalla Q2, con l'1.29.535, appena mezzo decimo più lento rispetto alla sua pole dell'anno scorso, firmato con le supersoft con cui partiranno tutti i top team domani. La Ferrari conferma ottime doti di trazione e percorrenza in curva, soprattutto nel secondo settore. Il Cavallino ha bilanciato eccome il confronto in qualifica con le Frecce d'Argento, come dimostra anche il gap allo speed trap alla fine della Q2 ridotto solo a un kmh fra Hamilton (328) e Vettel (327), su cui i tecnici hanno sostituito il turbocompressore, precauzionalmente, dopo i guasti sulla monoposto di Raikkonen di ieri.
Il finlandese, settimo dopo il primo giro lanciato con le soft, viene rispedito in pista con le supersoft per un ultimo tentativo in Q1 e realizza il miglior parziale dello stint nel primo settore, con l'effimera soddisfazione di battere il compagno di squadra. In Q2 il finlandese lamenta un problema di sicuro inusuale: una delle gomme posteriori presenta temperature singolari, non in linea rispetto alle altre tre.
Come in Cina, le Mercedes escono per la Q1 con le gomme Soft. E mentre Bottas gira subito veloce, Hamilton sbaglia qualcosa di troppo nel primo giro lanciato nel secondo settore. Il britannico chiude comunque con il miglior tempo nel primo stint, e viaggia con le soft due decimi meglio delle Ferrari a parità di mescole. Le Frecce d'Argento, intanto, nelle prossime settimane dovranno convincere la FIA che le appendici del T-wing sono effettivamente sicure. Il delegato tecnico Jo Bauer, infatti, esaminerà l'appendice aerodinamica persa da Bottas nelle libere sia in Cina sia nelle libere di Sakhir, per la rabbia di Verstappen che ha danneggiato il fondo della sua RB13, dovendo rinunciare a buona parte del turno per la riparazione.
Red Bull incolore, sorpresa Renault
L'olandese, e la Red Bull nel suo complesso, non si conferma dopo l'incoraggiante miglior tempo nell'ultima sessione di libere. La RB13, che sarà ampiamente rinnovata a Barcellona, ha dato buoni segnali anche sul passo gara. Non abbastanza, in ogni caso, per essere effettivamente considerati una rivale per la vittoria della gara e del Mondiale. Il mezzo secondo che separa la Red Bull dalle Mercedes, spiegava ieri Ricciardo, cui in avvio della Q1 spiegano di scaldare un po' i freni alla curva 1 e 4, "è un distacco più reale". Tuttavia, i distacchi decisamente ridotti rispetto al secondo e tre decimi sofferto a Melbourne e Shanghai, suggeriscono che in effetti la Red Bull può iniziare ad essere effettivamente una contendente per la seconda fila.
Sorprende, e già dalle libere, la Renault. Porta due piloti in top 10 per la prima volta da quando ha fatto il suo ritorno in F1 come scuderia e non solo come fornitore di motori. Al decimo posto in Q2 di Palmer si accompagna il quinto di Hulkenberg, che si mette dietro anche le Red Bull nella graduatoria parziale dello stint. In chiaroscuro, invece, il weekend di Stroll, caricato da Claire Williams nell'intervista concessa alla vigilia per il sito della Formula 1. Dopo le difficoltà del venerdì, il debuttante canadese contrariamente al più esperto compagno di squadra, non entra fra i primi 10 anche se, a sua difesa, i tecnici hanno dovuto lavorare sulla sua ala anteriore a lungo e l'hanno di fatto costretto a un unico tentativo cronometrato.
McLaren e Sauber, un sabato in ombra
Sfortunato, invece, Sainz, sempre a punti nelle prime due gare ma costretto ad arrendersi nel primo stint per un calo di potenza e partire dal fondo come Magnussen che partirà ultimo, al netto di eventuali penalizzazioni. L'onore della Haas sarà dunque ancora una volta sulle spalle di Grosjean, quinto l'anno scorso e sempre in top 10 anche nelle prime due sessioni di prove libere, che spera di regalarsi una gran gara per il suo compleanno di domani. Alonso, sostituito da Button a Montecarlo mentre sarà impegnato alla 500 miglia di Indianapolis, è l'unica McLaren in Q2, solo virtualmente però. L'asturiano infatti getta la spugna senza poter scendere in pista per un malfunzionamento all'unità della power unit che recupera l'energia cinetica dai gas di scarico.
Un ennesimo weekend difficile per la Honda. Continua a non garantire velocità accettabili: il team vede Vandoorne accusare anche maggiori difficoltà di frenata rispetto alle prove libere e uscire in Q1 per la terza gara su tre. Eliminato anche Ericsson, che potrebbe diventare il vero arbitro nel triangolo con Giovinazzi e Wehrlein in casa Sauber. Lo svedese è molto migliorato l'anno scorso e ha di frequente battuto il compagno di squadra Nasr. Il tedesco, al rientro e capace comunque di portarsi in Q2, ha guadagnato "tantissime posizioni in tutti i circuiti caratterizzati da lunghissimi rettilinei e staccate, Bahrein, Austria e Messico su tutti" nota l'amico e collega Federico Principi su Formula Passion. "Questo fa pensare che la qualità principale di Wehrlein sia soprattutto proprio quella delle staccate". Non a caso in passato è stato messo sotto a Suzuka o Sepang da Ocon, a sorpresa in Q2 davanti a Perez, eliminato in Q1 senza aver mai trovato il giusto ritmo sul giro singolo. Ma nel weekend meno decifrabile di questa stagione, c'è ancora una speranza di resurrezione per tutti.