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F1, Gp Bahrain, Montezemolo: “Un dolore la Ferrari così lenta”

«La macchina non ha abbastanza potenza in rettilineo, c’e’ molto da lavorare» ha detto Montezemolo. La Ferrari è affidabile, ma il motore è troppo più lento rispetto ai Mercedes. Tornano i malumori di Alonso e le incertezze sul suo futuro a Maranello.
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«Vedere una Ferrari così lenta in rettilineo è un dolore. E questo non mi piace». Il messaggio di Luca di Montezemolo, che ha abbandonato il paddock prima della fine della gara, è chiaro. «La macchina non ha abbastanza potenza in rettilineo, c'e' molto da lavorare. Forse per oggi mi aspettavo qualcosa in più». Il gap tra la Ferrari e i concorrenti è davvero eccessivo. Un divario che Alonso era riuscito a coprire nelle libere di venerdì, e che invece si è rivelato in tutta la gravità ieri e oggi. Le Rosse hanno sofferto in tutti i settori, e in qualifica hanno toccato velocità di punta inferiori perfino a quelle di Lotus e Caterham. La Ferrari è troppo lenta, la power unit del Cavallino è troppo indietro rispetto ai motori Mercedes, e il sorpasso finale di Raikkonen a Button non è che una magra consolazione. Non solo, in tutta la tre giorni si sono viste spesso le Rosse bloccare le ruote in frenata e “scodare”. Non hanno trovato conferma, invece, le indiscrezioni sulla modifica dei rapporti del cambio: la scuderia di Maranello, dunque, non ha ancora speso il “bonus” Fia.

A Sakhir, come a Melbourne e Sepang, Alonso ha provato a fare quello che gli riesce meglio, a correre in ottica mondiale, a prendere tutto il possibile da una monoposto poco brillante, che ha perso decimi a ogni rettilineo, ma affidabile. Anche se ora la situazione si fa molto complicata, anche in classifica costruttori, con la Ferrari al quinto posto dietro le irraggiungibili Mercedes, alla Force India, alla McLaren e alla Red Bull, risalita al quarto posto, e con solo tre punti di vantaggio sulla Williams. Resta da capire anche perché la squadra abbia optato per le gomme medie e non per le morbide, certo più veloci anche se a basse temperature il vantaggio si è rivelato più contenuto del previsto, per l'ultimo cambio all'ingresso della safety car.

IL FUTURO DI ALONSO – I malumori però sono tornati in questi due giorni, e le incognite sul futuro dell'asturiano aumentano. La foto della sorridente stretta di mano con Ron Dennis del 2007 postata ieri dalla McLaren ha scatenato le illazioni di Marca secondo cui Alonso potrebbe non rinnovare con la Ferrari e tornare alla scuderia di Woking. Lo spagnolo, che ha il contratto in scadenza a fine 2014, ha un'opzione per i prossimi due anni e un forte alleato in Santander, sponsor delle Rosse ancora per un decennio.

 L'INCONTRO CON TODTMontezemolo ha avuto anche un incontro, piuttosto teso, con Jean Todt, che ha annunciato di aver abbandonato l'idea del tetto ai costi dal 2015. “Vogliamo aumentare il valore, la passione e il successo della Formula 1” ha detto Montezemolo. “Ci sono tre problemi nella Formula 1 di oggi. Non possiamo avere una formula-risparmio, i piloti devono spingere dal primo all’ultimo giro. Il secondo punto è la musica del motore. Il terzo sono le regole troppo complicate, soprattutto per la gente che segue la gara dal vivo”. Todt, però, ha commentato che “la Fia non è una repubblica delle banane”. La proposta ha trovato subito l'opposizione della Mercedes. “Apparentemente alcuni team stanno dicendo ‘non siamo riusciti a fare una macchina efficiente e veloce con cento chili di benzina, quindi aggiungiamone altri 10; scusateci, non abbiamo fatto il nostro lavoro come avremmo dovuto fare’. Trovo l’intera discussione assurda” ha commentato Wolff, cui si è unito anche Nikki Lauda. “I regolamenti non si cambiano a stagione in corso”, ha dichiarato, come riporta Autosprint. “Altrimenti perché nessuno li ha modificati l’anno scorso, quando vinceva sempre la Red Bull?”.

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