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F1, GP Belgio: Alonso terzo dietro le Mercedes, crisi Vettel

Miglior tempo di giornata Hamilton. Alonso ottimo terzo, unico pilota non motorizzato Mercedes tra i primi sei. Ancora problemi all’ERS per Raikkonen. Vettel deve cambiare il motore: è il quinto. A Monza potrebbe montarne uno nuovo e scontare la penalità in griglia.
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Con le soft, le Mercedes volano. Rosberg è il primo a scendere oggi sotto l'1.50 nonostante un allargamento in uscita da Les Combes. Ma è Hamilton che chiude con il miglior tempo di giornata, 1.49.189 (record nel secondo settore), più basso di quasi 2 decimi del miglior crono nelle libere dell'anno scorso, l'1.49.331 fatto segnare da Sebastian Vettel con la sua RB9. Sembra un'era fa, però, rispetto a questa stagione tribolata che anche a Spa non ha fatto mancare problemi al quattro volte campione del mondo.

Crisi Vettel – Continuano i problemi anche per Vettel. Il tedesco non inizia nemmeno la seconda sessione per un problema elettrico già sofferto nella parte conclusiva della PL1 che costringe i meccanici a cambiare il motore sulla RB10 e montarne uno usato. "Sfortunatamente il tempo necessario a sostituire la power unit non gli permette di prendere  parte alla seconda sessione. Peccato, Vettel non è certo fortunato quest'anno" ha commentato Chris Horner. “Ho avuto parecchi problemi in diverse sessioni" ha detto Vettel alla vigilia a Autosport, "e tutti questi guasti hanno influito parecchio sui miei risultati. La Formula 1 può essere bella, ma anche frustrante. Non sono interessato al confronto con Ricciardo" ha detto Vettel che potrebbe cambiare ancora a Monza e montare la sesta power unit nuova in modo da scontare la penalità per chi usa più di 5 pezzi in stagione su un circuito con maggiori possibilità di recuperare. Ma sotto sotto potrebbe non essere troppo dispiaciuto della prestazione anonima dell'australiano, solo ottavo nonostante le gomme morbide, staccato di 1.8 secondi dalle Mercedes, anche se poi gira su tempi decisamente più competitivi sul passo gara.

Ferrari – Ancora Alonso in evidenza, anche per l'ormai abituale strategia di partire con meno carburante al venerdì. L'asturiano è l'unico rivale di Hamilton e Rosberg capace di contenere il distacco dalle Frecce d'Argento sotto il secondo, e l'unico non motorizzato Mercedes tra i primi sei. E pensare che il suo tempo avrebbe anche potuto essere migliore perché ha fatto addirittura peggio nel primo settore, il più veloce del tracciato, con le soft rispetto alle medie. Raikkonen, il pilota con più vittorie a Spa di quelli al via, dopo il quinto posto in PL1, deve invece abdicare per i problemi alla power unit, dopo il surriscaldamento all'ERS di questa mattina.

Incidenti – La sessione viene interrotta due volte: prima per sei minuti per lo schianto di Maldonado al Pouhon, e poi per i problemi al cambio che fanno perdere a Gutierrez il controllo della Sauber (non a caso l'ha definita alla vigilia la macchina più difficile che abbia mai guidato): non certo la situazione ideale per il messicano, che non ha partecipato alla PL1 e ha chiuso la PL2 dopo appena sette giri.

Passo gara – Segnali poco incoraggianti per tutti anche nella simulazione di gara. Sul passo, le Mercedes hanno girato sul piede dell'1.54 basso al netto del traffico: un ritmo difficilmente sostenibile per tutti. Molto incoraggianti anche i primi giri con le morbide (1.54.2) di Massa, che ha confermato come la Williams ha presentato solo piccoli ritocchi ma nessuna novità sostanziale a Spa, e di Ricciardo. Alonso, invece, non riesce a scendere sotto l'1.55 nemmeno con le mescole più performanti ma gira a elastico dietro la Marussia di Chilton. E Raikkonen, che tenta un ultimo stint nella long run lavorando però sul setup con serbatoi più scarichi, continua a lamentarsi. "Il posteriore non va per niente, né nelle curve lente né in quelle veloci". Ma non va oltre il quindicesimo tempo.

I TEMPI DELLA PL2

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