F1, GP Belgio: Hamilton fa 58, Vettel a Monza da leader del Mondiale
Vicino, sempre vicino, eppure irraggiungibile. Vettel si attacca a Hamilton per tutta la gara, ma ha solo due occasioni per passarlo. Il britannico si difende e si prende la 58ma vittoria in carriera al 200mo GP in Formula 1. Il secondo posto permette comunque al tedesco di conquistare il 95mo podio e arrivare a Monza da leader del Mondiale, con 7 punti di vantaggio (220 a 213). Sul podio anche Ricciardo, autore di un doppio sorpasso da applausi, che tiene dietro Raikkonen. Iceman, afflitto da vibrazioni per tutto il weekend e penalizzato in maniera di 10 secondi per non aver rallentato in regime di bandiere gialle dopo il ritiro di Verstappen, chiude quarto e vede allontanarsi l'australiano anche nel Mondiale. Solo quinto Bottas, sorpreso dai due al Kemmel dopo la ripartenza: ritiro a Barcellona a parte, è la sua seconda peggior gara dopo il sesto posto in Cina. A punti anche Hulkenberg, su una Renault decisamente migliorata col pacchetto introdotto a Silverstone, Grosjean, Massa, Ocon, che costringe al ritiro Perez, fa entrare la safety car e riscrive il finale, e Sainz.
Due doppi sorpassi da applausi
Parte bene Vettel, che si attacca a Hamilton per tutto il Kemmel ma il britannico con un po' meno carico e una velocità di punta già ieri superiore di oltre 5 kmh nel primo settore, che però allunga. Reggono tutte le prime sei posizioni alla fine del primo giro mentre dietro Alonso si trasforma in Hakkinen con Ocon, che si tocca col compagno Perez all'Eau Rouge dopo la partenza, nel ruolo di Zonta: all'improvviso è di nuovo anno 2000, è di nuovo doppio sorpasso, con l'asturiano che brucia anche Hulkenberg. Però non nasconde la frustrazione per una McLaren che via radio definisce "imbarazzante", e non solo per la mappatura della power unit che l'ha fermato in qualifica perché ha "ingannato" il sistema andando il pieno al Pouhon. Si fa sempre più nervoso Alonso, che prima chiede ai box di spegnere ogni collegamento radio, poi si ferma mestamente al 27mo giro.
Il suo non sarà l'unico doppio sorpasso del gran premio. Da applausi al giro 18 Perez, con una Force India sempre velocissima nel primo settore, che tocca i 355 kmh e in slalom scarta Grosjean e Kvyat in un colpo solo.
Colpo di scena: si ritira Verstappen
Il settimo ritiro in carriera, il secondo stagionale dopo Monaco, di Wehrlein, apre una lotta nelle retrovie che coinvolge Palmer, penalizzato per aver sostituito la trasmissione dopo la miglior qualifica della stagione, Stroll, Kvyat e Vandoorne. E' l'anticipo del primo vero colpo di scena della gara. All'ottavo giro, di fronte a 80mila spettatori vestiti tutti di arancione per lui, omaggiati dal suo casco oranje, si ferma Max Verstappen per un improvviso calo di potenza. Via radio gli chiedono di impostare una diversa opzione, ma non funziona nulla e deve accettare il sesto ritiro del 2017 sotto gli occhi di papà Jos, compagno di squadra di Schumacher alla Benetton sulla B194 portata in pista per un giro dimostrativo da Schumi jr, che scuote la testa nel box.
Prime soste: Ferrari e Mercedes con le soft
Si alzano i tempi intorno al decimo giro, con le vetture che un po' in anticipo su quanto previsto soffrono di blistering sui pneumatici soprattutto all'anteriore. Fatica Raikkonen, che ha sentito qualche piccola vibrazione ancora oggi all'uscita della vettura dal box per schierarsi in pista, a tenere il ritmo di Bottas. Vettel, però, di blistering non ne vede e questo confermerebbe la maggiore leggerezza della SF70H con le mescole più morbide. Si ferma Hamilton al 12mo giro, primo dei top driver, e monta le gialle, le "gomme Mercedes" che le Frecce d'Argento riescono a far rendere meglio delle rivali. Una scelta che tiene aperta la doppia possibilità, andare avanti fino al traguardo o azzardare una seconda sosta che fa perdere 19 secondi circa per un ultimo stint breve con le Ultrasoft.
Raikkonen penalizzato di 10 secondi
Vettel si copre, rientra con le Soft proprio mentre Hamilton con le mescole nuove svernicia Raikkonen al Radillon. E la gara per "il re di Spa", il più vincente dei piloti in attività, si complica con i 10 secondi di penalità per non aver rallentato in regime di bandiere gialle in occasione del ritiro di Verstappen. Una decisione comunque severa, la più pesante fra quelle previste dal regolamento per questo tipo di infrazione, e contestata da Iceman via radio, perché comunque l'olandese era già fuori dalla pista. Ma nel tratto in cui la Red Bull era ferma, comunque il segnale c'era e lampeggiava anche sul volante, per cui almeno un po' devi alzarlo il piede dall'acceleratore. Era bastato poco, per esempio, a salvare Rosberg l'anno scorso a Budapest.
A metà gara il ritmo si stabilizza. Girano tutti sul piede dell'1.49 anche se Ricciardo dopo la sosta ha optato per le Supersoft, Vettel ha un passo leggermente migliore, resta dietro di 1.5-1.6 secondi ma nel secondo settore, quello più guidato, vuol dire ritrovarsi in scia aria poco pulita. Raikkonen brucia Hulkenberg all'esterno al Kemmel e si porta quarto, con pista pulita, a 28 secondi dall'australiano della Red Bull che però vola con le mescole più morbide con l'incognita su una sua possibile seconda sosta.
Ocon tocca Perez e safety car: Vettel con le Ultrasoft
Il gioco delle strategie si complica grazie anche alla safety car per l'ennesimo duello "in rosa" fra Ocon e Perez. I due compagni di squadra che però si sfidano come se non ci fosse un domani da inizio stagione, si scontrano all'Eau Rouge. Ocon si lamenta perché il team richiama prima il messicano, che gli è dietro, al rientro però è liberi tutti e si toccano per la seconda volta: Perez prova a stringerlo verso il muro, il francese non molla e gli buca la ruota posteriore destra. Rientrano tutti, Vettel opta per le Ultrasoft come Ricciardo, Hamilton e Bottas restano con le morbide. "Perché hanno mandato in pista la safety car?" si chiede il britannico, "non vedo detriti in pista". Il vice campione del mondo, però, avrà così meno grip rispetto alla Ferrari del tedesco nei tratti veloci.
Il duello finale
Alla ripartenza, Vettel va in compressione, giù per l'Eau Rouge, sente il sorpasso possibile, lo sfiora, lo accarezza ma Hamilton che ha 4 kmh in più si difende da campione. Ma non c'è ancora il DRS. Come da campione dietro Ricciardo si prende due posizioni, attacca Raikkonen e Bottas, completamente sorpreso e preso anche lui in mezzo al Kemmel.
Hamilton viaggia con giri da qualifica e a Spa fa crollare il record della pista in gara (1.46.603) come non era mai successo quest'anno. La storian è sempre la stessa: alla Ferrari mancano quei 3-4 kmh di velocità di punta per tentare l'attacco all'Eau Rouge o alla fine del Kemmel, ma la Mercedes ha abbastanza carico per reggere nel secondo settore e difendere il vantaggio. Hamilton amministra e trionfa all'università del motorsport.