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F1, GP Canada, Ferrari: i gettoni pagano

I tre gettoni usati per sviluppare la power unit danno i primi risultati. Vettel e Raikkonen chiudono col secondo e terzo tempo le libere a Montreal. Anche nel long run, nella prima sessione, le SF15-T tengono il passo delle Mercedes. Ma la pioggia scombina i piani e aumentano le incertezze.
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Tante domande, poche risposte. La pioggia che, come da previsioni, scombina i piani per le prove libere toglie indicazioni e riferimenti utili alle scuderie. Dopo il caos di Montecarlo, Hamilton stampa comunque il miglior tempo in PL2 con le supersoft prima del diluvio: chiude in 1:15.988, quasi due decimi più veloce del suo miglior tempo nelle libere dell'anno scorso (1:16.118). Ma è incoraggiante il secondo tempo di Vettel e il terzo di Raikkonen, chiamato a migliorare soprattutto in qualifica, staccati di poco più di tre decimi. Solo quarto Rosberg davanti a Maldonado che conferma l'ottima giornata della Lotus, con Grosjean settimo, ma terzo alla fine della prima sessione. Restano un po' nel guado le due Williams. Solo sesto Bottas, ottavo Massa che si è fatto notare più per la polemica del giovedì con Verstappen, che ha girato più di tutti, 23 tornate come il compagno di squadra Sainz (ma hanno ottenuto solo il 13mo e il 16mo tempo).  Nono e decimo Kvyat e Ricciardo, sulle Red Bull che torna a soluzione antiche all'anteriore come la paratia laterale aperta.

Ferrari, il progresso si vede – In Canada, la Ferrari ha portato la terza power unit sulle 4 disponibili, per cui sono stati spesi tre dei gettoni di sviluppo concessi dalla FIA, oltre agli adattamenti aerodinamici per la pista canadese. “Ognuno ha il suo approccio, sappiamo quel che facciamo -ha detto Vettel alla vigilia-. Per noi questo è il momento giusto per il terzo motore. E poi gli altri due non li abbiamo mica buttati, potremo usarli ancora!“. L'intervento ha riguardato le testate e la camera di combustione anche in funzione dell’introduzione di una nuova specifica di carburante Shell. Ma è solo una parte della strategia aggressiva del Cavallino, che dovrebbe far debuttare a Spa e Monza un’ulteriore evoluzione del propulsore. Secondo un’indiscrezione pubblicata dall'inviato della Stampa, Stefano Mancini,  i cavalli guadagnati sarebbero solo otto, su un totale di 46 recuperati durante l’inverno: altre indiscrezioni parlano invece di 10-15 hp ripresi grazie agli ultimi sviluppi. Il bonus di potenza si è visto soprattutto all'inizio della seconda sessione, quando Vettel e Raikkonen si sono trovati primo e secondo con le supersoft, prima del giro lanciato di Hamilton, che ha sfiorato il Muro dei campioni all'ultima curva nella frenetica simulazione di qualifica all'inizio della PL2. Ma anche nel long-run, benché gli stint siano stati più brevi del solito, le Ferrari hanno dimostrato di poter tenere il ritmo delle Frecce d'Argento. Le modifiche apportate sulle SF15-T, invece, non si vedono sulle Sauber, che usa gli stessi motori Ferrari, almeno fino a Spa. Una scelta che, ha dichiarato la team principal Monisha Kaltenborn, non è in alcun modo motivata da difficoltà economiche ma solo da un diverso approccio e dalla volontà di armonizzare gli interventi alla power unit con un pacchetto di upgrade aerodinamici. Anche se, viste le difficoltà di Force India e McLaren. forse una scelta un po' meno conservativa vista l'affidabilità e le buone prestazioni dei motori del Cavallino, avrebbe presentato i suoi vantaggi.

Mercedes, niente al caso – Nuovo motore anche per le Mercedes, che hanno completato i primi sei gran premi della stagione con la stessa unità. Non hanno speso gettoni, i tecnici di Brixworth, che hanno solo introdotto piccole novità che intervengono sull'affidabilità complessiva della power unit. Ma sono i dettagli a fare la differenza, e dimostrare il lavoro costante sulle Frecce d'Argento: il flap più tagliato lateralmente sull'ala anteriore o la protuberanza al cofano motore con un nuovo sfogo. E' il vantaggio delle soluzioni modulari tipiche di tutto il progetto delle Mercedes, che hanno dominato anche nella prima sessione, con Hamilton davanti a Rosberg di 4 decimi in una prima metà di libere, però, meno intensa e con parecchie simulazioni di long run visto il giustificato timore per la pioggia in PL2. Il campione del mondo prova anche a uscire con le intermedie verdi sotto il diluvio, ma finisce dritto al tornante e va a sbattere contro le barriere

Mistero McLaren – Vanno meglio le McLaren, ma non è merito dello sviluppo. Ha speso 3 gettoni per interventi sull'affidabilità, per Alonso; sull'efficienza per Button. Entrambi si presentano con la terza unità MGU-H, l'inglese ha anche un terzo turbocompressore, ma i motori sono ancora gli stessi di Monaco. “Stiamo lavorando su diverse novità aerodinamiche per la Mp4-30, modifiche in linea con il nostro progetto di monoposto basata su una nuova filosofia che ha un grande potenziale se ben sviluppata" ha detto un portavoce della scuderia, e Eric Boullier ha aggiunto che molte novità potrebbero essere pronte in Austria, soprattutto le soluzioni aerodinamiche che ruotano intorno al muso corto. Al caos si aggiungono anche le voci, smentite dalla scuderia, su un possibile addio anticipato di Button, che per la stampa inglese potrebbe lasciare già l'anno prossimo nonostante un contratto in scadenza nel 2016. E' un altro dei misteri di una stagione con troppe ombre per la scuderia più attesa del Mondiale.

GP CANADA – PROVE LIBERE
1 Hamilton 1m15.988s
2 Vettel +0.316s
3 Raikkonen +0.322s
4 Rosberg +0.452s
5 Maldonado +0.612s
6 Bottas +0.861s
7 Grosjean +0.876s
8 Massa +1.053s
9 Kvyat +1.104s
10 Ricciardo +1.123s
11 Hulkenberg +1.132s
12 Ericsson +1.273s
13 Sainz +1.330s
14 Perez 1.379s
15 Alonso +1.639s
16 Verstappen +1.669s
17 Nasr +1.763s
18 Button +2.147s
19 Merhi +3.543s
20 Stevens +3.746s

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