F1, Gp Canada: tregua Mercedes, disillusione Ferrari
Hamilton e Rosberg sono arrivati insieme nel paddock. Un gesto studiato, una pace ostentata che sa tanto di tregua. Un'impressione rinforzata dalle prime parole del tedesco, che ha tolto al compagno di squadra la pole position a Montreal. "Se questo risultato mi dà più soddisfazione visto il record di Hamilton su questa pista? Non conosco il suo record, so solo che qua va molto forte". Rosberg ha dichiarato anche di non aver visto il messaggio distensivo postato dal britannico su Twitter, accompagnato da una foto di Hamilton e Rosberg adolescenti e sorridenti su un monoruota. “Nel furore e nel rumore della battaglia ci si può dimenticare del quadro più ampio" ha spiegato Lewis. E Rosberg, che al Times si è detto sorpreso della freddezza del compagno sul podio a Monaco, ha aggiunto: "Sono felice di sentire che Lewis si è pentito della sua reazione". "Tutti e due sono molto vicini" ha concluso Wolff dopo le qualifiche, "è andato tutto come ci aspettavamo". Ovvero, ancora una prima fila tutta targata Mercedes, con buona pace della concorrenza. Sarà una questione interna, una lotta a due anche in gara? Per Rosberg sì, anche se "potrebbero esserci delle sorprese, per cui dobbiamo spingere molto perché c'è una bella differenza di passo tra noi e gli altri". Per Hamilton no: "In qualifica Vettel non è riuscito ad essere vicino come avrebbe voluto, ma in gara le Red Bull viaggiano bene, non possiamo sottovalutarle". In effetti, dopo un weekend di sorniona attesa, il tedesco ha piazzato il ruggito del campione e chiuso la qualifica con un ottimo terzo posto, che dischiude possibilità incoraggianti su un tracciato particolarmente favorevole ai sorpassi.
Ferrari, ritorno alla realtà – E' brusco, troppo brusco, il ritorno alla realtà della Ferrari. Alonso ha chiuso settimo, Raikkonen addirittura decimo, infilato in extremis anche da Vergne, che ha evidentemente risolto i problemi alla batteria di ieri, e da Button, su una McLaren che ha ritrovato le buone sensazioni di Melbourne, non a caso un circuito dalle caratteristiche simili a quelle della pista dedicata a Gilles Villeneuve. Ma nel decennale dell'ultimo successo della Rossa all'isola di Notre Dame, l'orizzonte è tornato a farsi grigio, troppo grigio, dopo un venerdì che suggeriva una resurrezione quanto meno possibile. "Siamo sempre tra i primi tre nelle libere, ma non arriviamo mai nelle prime due file in qualifica" ha sottolineato un Alonso chiaramente deluso, segnalando che evidentemente la Ferrari tende ad affrontare le sessioni del venerdì con meno carburante dei rivali. Eppure, le modifiche alla power unit introdotte per questo GP sembravano funzionare, su un tracciato in cui si viaggia in piena accelerazione per il 60% del tempo sul giro. Gli ingegneri hanno presentato diverse novità aerodinamiche, hanno introdotto nuovi dettagli sul fondo e sulle prese dei freni oltre a un cofano motore mai visto prima sulla F14T. Tuttavia, la principale evoluzione riguarderebbe la power unit. Secondo le indiscrezioni annunciate da Giorgio Piola ai microfoni della Rai, poi riprese dalla Gazzetta dello Sport e rimbalzate in rete, il motore sarebbe stato dotato di un design più aggressivo della centralina e di una rivisitata unità MGU-H: modifiche che il regolamento consente solo in caso di problemi all'affidabilità, che pure è l'unico vero valore aggiunto del V6 di Maranello. Evidentemente, però, se tale deroga è stata concessa, le modifiche devono aver riguardato elementi considerati inadeguati anche dalla commissione tecnica della FIA. La versione 2.0 della Ferrari ha funzionato alla grande ieri, lasciando intendere e sognare che la Rossa potesse davvero lottare con la Red Bull per la seconda piazza nel Mondiale costruttori. Ma oggi, con Vettel terzo e Alonso in quarta fila, il sogno sembra svanito.
Deja-vu Gutierrez – Tutti i primi 10 domani partiranno con le gomme Super-soft, che si sono rivelate più performanti delle morbide a Montreal. Oltre all'esclusione dalla Q3 di Nico Hulkenberg, c'è un'altra assenza che oggi pesa, quella di Esteban Gutierrez, che ha danneggiato il telaio della sua Sauber in un incidente nelle libere di questa mattina. Anche l'anno scorso, il messicano si era schiantato sul muro, e nelle operazioni per la rimozione della sua vettura era morto uno dei commissari, Mark Robinson. Per ricordarlo, tutti i commissari portano il lutto al braccio e sono stati nuovamente addestrati.