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F1, GP Germania, Wolff: “Brutto segno le tribune vuote a Hockenheim”

“La presenza di pubblico a Hockenheim non è affatto soddisfacente, e dobbiamo capire perché” ha detto Toto Wolff, boss della Mercedes. Per domenica si prevedono 50 mila spettatori, un terzo di quelli che c’erano a Silverstone. Eppure le Frecce d’Argento stanno dominando il Mondiale.
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Nelle desolanti immagini delle tribune vuote durante le libere del GP di Germania c'è la misura del fallimento della F1 odierna. La Germania sta dominando il Mondiale con la Mercedes e ha un pilota tedesco, benché viva a Monaco, come Rosberg in testa alla classifica e intenzionato a continuare la striscia di trionfi teutonici dopo le quattro vittorie di fila di Vettel. Hanno anche altri due piloti in griglia, Adrian Sutil e soprattutto Nico Hulkenberg, sempre a punti dall’inizio del mondiale. Eppure le tribune del Motodrom erano praticamente deserte nella prima giornata di libere. Perché?

Wolff: Dobbiamo capire – Il primo a lamentarsi della situazione è proprio Toto Wolff, il boss della Mercedes. La presenza di pubblico non è affatto soddisfacente. Se si confronta il venerdì di Hockenheim con quello di Silverstone o con quello di Spielberg in Austria, è evidente che stiamo parlando di due cose diverse, e dobbiamo capire perché. Per la gara, è ovvio che non possiamo prevedere quanta gente verrà domenica, molti infatti decidono solo all’ultimo momento in base agli impegni”. Tuttavia, in base all'andamento delle prevendite, si può ipotizzare che domenica arriveranno a Hockenheim circa 50 mila spettatori, la metà di quelli che hanno assistito al GP d'Austria sul Red Bull Ring, un terzo di quelli che hanno affollato Silverstone due settimane fa, creando un'atmosfera impareggiabile anche per i piloti. Il calo d’interesse nei confronti della Formula 1 è un problema sempre più serio e Toto Wolff ha le idee chiare: “Se il fine settimana continua così, abbiamo seriamente bisogno di affrontare il problema". A questo punto, può diventare fondamentale la presenza dei rappresentanti dei media e degli stakeholders della Rete all'incontro proposto da Montezemolo a settembre, in occasione del GP d'Italia, cui Jean Todt ha annunciato di partecipare.

Futuro a rischio – La scarsissima partecipazione di pubblico mette a rischio il futuro del circuito di Hockenheim, ancor più incerto alla luce dell'accordo con la Capricorn Nuerburgring, la società di Robert Wild che ha salvato lo storico tracciato. In base all'accordo attuale, dal 2011 Hockenheim e il Nurburgring si alternano nell'ospitare il GP di Germania, ma a giugno la Capricorn ha annunciato di aver trovato un accordo con Ecclestone per cinque anni dal 2015. Mi sono incontrato con i rappresentanti della Capricorn”, dichiarava il patron del circus ad Auto Motor und Sport. “Visto che il Nurburgring è vicino a Spa, ho offerto loro lo stesso accordo che ha il Belgio”, ovvero la rinuncia agli incassi dalla vendita dei biglietti in cambio di uno sconto sulla tassa di iscrizione. "Non ho nulla contro Hockenheim", aggiungeva Ecclestone un mese fa, "ma sembra che non siano in grado di venire incontro alle nostre richieste. Per aiutarli, abbiamo dovuto fare un accordo a condizioni speciali. Ma non può essere così per sempre. Se firmiamo un accordo a lungo termine con il Nurburgring, è meglio mettere fine al contratto esistente e dare il via a quello nuovo dal 2015". Tuttavia, è difficile pensare che Ecclestone accetti di pagare la penale cui incorrerà se dovesse davvero stracciare l'attuale accordo con i proprietari del circuito di Hockenheim, in base al quale si dovranno correre qui anche le edizioni del 2016 e del 2018 del GP di Germania. A questo punto, Hockenheim teme di fare la stessa fine di Valencia, che avrebbe dovuto alternarsi con Barcellona nell'organizzazione del GP di Spagna, che però è rimasto in esclusiva in Catalunya. Possibile, però, che il Nurburgring compaia in calendario sotto un'altra dicitura, come già accaduto in passato quando valeva come GP d'Europa o del Lussemburgo.

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