F1, GP Giappone: monopolio Mercedes a casa Honda, Ferrari in ripresa
Tre su tre. Suzuka si tinge ancora d'argento. Per il terzo anno di fila, le Mercedes monopolizzano la prima fila in Giappone. Rosberg, con un intertempo record nel secondo settore, brucia Hamilton all'ultimo tentativo per 13 millesimi. Raikkonen per la nona volta in stagione fa meglio di Vettel, che non reagisce in pista ai rimbrotti di Arrivabene e partirà settimo, penalizzato di tre posizioni dopo l'incidente in Malesia con Verstappen. L'olandese ha chiuso con il quinto tempo, completa la seconda fila mentre Ricciardo apre la terza con Perez. Vettel sarà in quarta accanto a Grosjean, che dimentica i problemi ai freni di venerdì. Chiudono la top-10 Hukenberg e Gutierrez. Gongolano dunque la Force India, che può piazzare un colpo decisivo alla Williams nel Mondiale costruttori, e la Haas che porta per la prima volta due piloti in Q3.
Ferrari, il meglio possibile – Un lungo viaggio inizia con un primo passo. Il proverbio che chiude il video della Ferrari, con il giro in bicicletta a Tokyo di Vettel, si trasforma in una qualifica che consente di cogliere il massimo possibile, ma certo un po' sbiadisce nel ricordo del primo titolo in Ferrari di Michael Schumacher, il primo per il Cavallino dal trionfo di Jody Scheckter del 1979, di quell'8 ottobre di sedici anni fa.
Incoraggiante Q1 di Kimi – Sainz, che ha risolto i problemi ai controlli elettronici sofferti in FP3, è tra primi a uscire in pista. La Mercedes si conferma più pulita all'anteriore in ingresso di curva rispetto alla Red Bull e soprattutto alla Ferrari: Rosberg, nonostante il largo nella seconda parte della Degner, firma il primo giro del weekend sotto l'1'32". L'asfalto molto abrasivo di fatto impedisce di migliorarsi nel secondo giro lanciato, con l'ulteriore difficoltà di mandare in temperatura al momento giusto la gomma media (che richiede dai 90 ai 110 gradi per la migliore performance), come già successo a Silverstone. Vettel firma un parziale record nel secondo settore, le Ferrari con le soft fanno meglio di Mercedes e Red Bull con le medie, ma il miglior tempo in Q1 nel terzo settore, che di fatto coincide con la chicane e il lungo rettilineo d'arrivo, rimane quello di Rosberg: segno che le Frecce d'Argento riescono comunque a mantenere linee più fluide e sfruttare meglio i cordoli. La Ferrari ripropone le modifiche aerodinamiche intraviste per poco a Sepang sul muso della SF16-H: la parte posteriore del pilone di sostegno è più lungo e presenta un disegno diverso, così come il turning vanes per orientare i flussi d'aria.
Subito fuori Button – Tagliato Button, su una McLaren che ha speso un altro gettone nel tentativo di avvicinare i top team: si salva invece Alonso, che l'anno scorso qui si lamentava di un motore di GP2, solo per 32 millesimi. I progressi della power unit Honda, sul circuito di casa, restano lontane dalle ambizioni di Ron Dennis, al muretto come tutta la dirigenza del team. Fuori in Q1 anche le due Manor, Ericsson, Nasr e Magnussen. Il compagno di squadra Palmer, invece, si qualifica per la quarta volta in Q2 con un 12mo tempo figlio di un giro non troppo dissimile da quello che gli era valso l'ottavo posto nelle ultime libere di questa mattina. Nonostante i problemi ai freni e le lamentele di ieri, Grosjean supera il taglio come Gutierrez: per la 12ma volta di fila, dunque, la Haas porta entrambe le vetture in Q2.
Rosberg vola con le soft – Rosberg apre la Q2 dando quattro decimi a Hamilton, guadagnati quasi interamente nel secondo settore per un errore all'ingresso della Degner: con le soft, è il primo a scendere sotto l'1'31". Incoraggiante la prestazione sul giro lanciato con le soft in Q2 di Vettel e Raikkonen, che pure con le soft accusa più sottosterzo rispetto alla fase precedente (c'è più grip e la difficoltà di mantenere le gomme anteriori e posteriori a temperatura simile aumenta): entrambi chiudono davanti alle Red Bull con velocità di punta sui 316 kmh, sui livelli delle Mercedes, che però riescono a passare più veloci rispetto alle rosse sul traguardo.
Fallimento Honda – Fuori in Q2 le Williams di Bottas, partito terzo nelle ultime due edizioni, e Massa. "Siamo fuori perché a sorpresa le Haas sono andate più forte delle Force India" commenta il brasiliano ai microfoni Rai. Fuori dalla top-10 anche le due Toro Rosso, con Kvyat davanti a Sainz scivolato fuori pista sull'erba bagnata alla Spoon, la McLaren di Alonso, che riesce a stare davanti solo alla Renault di Palmer. "Il quindicesimo posto era il massimo possibile" gli dicono via radio. "La nostra prestazione è da analizzare" commenta lo spagnolo. "Non sappiamo cosa sia mancato oggi. Sappiamo che su questo circuito serve potenza e carico aerodinamico. Di sicuro non abbiamo fatto bene, siamo meno competitivi rispetto a Sepang. Abbiamo fatto modifiche solo sull'affidabilità del motore. Vorremmo avere più cavalli ma purtroppo non è così".
La Q3 – Nel giorno del compleanno di Hubertus (Huub) Rothengatter, 25 gare con Spirit, Osella e Zakspeed, manager di papà Jos, Verstappen è il migliore nel settore 1, lungo le "esse" guidate, nel primo tentativo che apre la Q3. Non basta, però, alle Red Bull per star davanti alle Ferrari, che dalla 130R riescono a sviluppare più velocità rispetto a Ricciardo e all'olandese.
In gara – Che gara ci aspetta dunque? Con tutti i top-10 al via con le Soft, ma chiamati a percorrere almeno uno stint con le Hard, possono valere le indicazioni della simulazione di gara di ieri. Con la vettura carica, le Red Bull si sono avvicinate alle Mercedes, mentre la Ferrari è parsa più in ritardo con tutti e tre i compound di pneumatici messi a disposizione da Pirelli. Sulle SF16-H hanno funzionato meglio le Soft e le medie, soprattutto per Raikkonen, mentre Vettel si è trovato più in difficoltà con le dure. "E' la stessa macchina della scorsa settimana" ha commentato Raikkonen. "Sono rimasto positivamente sorpreso del comportamento della macchina, di quanto siamo andati veloci. Non è stato facile trovare il giusto bilanciamento. Certo, non siamo dove vorremmo essere, ma ci siamo molto vicini".