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F1, GP Malesia: come si guida a Sepang

15 curve, 8 frenate, due lunghissimi rettilinei: il circuito di Sepang richiede un perfetto bilanciamento tra velocità e carico aerodinamico. La nostra guida ai segreti di un tracciato che mette a dura prova gli pneumatici.
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La pista di Sepang è un circuito complesso, con 15 curve, 9 a destra e 6 a sinistra molto pronunciate, unite da 2 lunghi rettilinei. Le otto frenate che scandiscono i 5,543 km del tracciato rendono più difficile trovare il giusto carico aerodinamico che consenta di mantenere la giusta aderenza nelle curve lente senza penalizzare troppo la trazione e la ricerca della velocità di punta.

GUIDA AL TRACCIATO – Disegnato dal tedesco Hermann Tilke, che poi progetterà i circuiti a Shanghai, in Bahrain, in Turchia, a Valencia, a Singapore, a Abu Dhabi, in Corea, in India e a Austin, Texas, è stato inaugurato dal quarto primo ministro della Malesia, Tun Doktor Mahathir Bin Mohamad, il 7 Marzo 1999. Il rettilineo di partenza/arrivo immette in una lunga curva a destra, in seconda, simile alla prima curva di Shanghai, ma ancora più lenta. La frenata inizia a circa 90 metri dall'ingresso in curva, 460 metri dopo l'inizio del rettifilo, anche se i piloti possono anche cercare di ritardare la staccata e frenare quasi in prossimità dell'ingresso in curva, anche rischiando di rimanere all'esterno perché subito dopo c'è una svolta stretta a sinistra, da fare in prima, leggermente in discesa. Chi si trova all'interno in uscita è nella traiettoria ottimale in uscita per il rettilineo che porta alla curva 3, una veloce a destra in accelerazione prima della curva Langkawi, una curva a destra da fare in seconda cercando di evitare i cordoli per non compromettere l'equilibrio della vettura nell'accelerazione in salita che segue. Per questo, qui la trazione è fondamentale così come avere una buona traiettoria in uscita. L'effetto suolo si fa particolarmente pesante nella chicane veloce che segue (curve 5-6), la Genting, simile alla combinazione Maggots/Beckets a Silverstone, in cui il carico laterale raggiunge i 3.9G. “E' la parte più emozionante del circuito” ha commentato Nico Rosberg, “che è uno dei miei preferiti perché è entusiasmante dal punto di vista della guida”.  La Genting (dove i piloti potranno sfruttare anche i cordoli più estesi, prolungati fino all'ingresso della curva 6) è anche uno dei punti di maggiore sollecitazione per gli pneumatici, che devono affrontare importanti carichi laterali ed elevati carichi verticali in un circuito caratterizzato da un asfalto particolarmente abrasivo. Caratteristiche che comportano un maggior degrado termico e meccanico, soprattutto della gomma anteriore sinistra. Non a caso Pirelli, fornitrice ufficiale delle gomme, ha portato in Malesia le mescole più dure del proprio range: i P Zero Orange hard e i P Zero White medium.

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LA PARTE FINALE – Dopo la Genting si prosegue in accelerazione verso la KLIA, una doppia destra-destra in cui si rischia di perdere un po' di stabilità se si va troppo sui cordoli in entrata e di ritrovarsi così un po' troppo all'esterno in uscita e di dover correggere la traiettoria prima di immettersi sul rettilineo che porta alla Berjaya Tioman, una curva molto lenta a sinistra, simile alla due anche se leggermente in salita per cui il pilota non ha la visuale completa al momento di frenare e immettersi in curva. La 10 immette in una svolta a destra da effettuare a velocità media, in cui il pilota deve frenare e girare nello stesso momento. Si prosegue in accelerazione poi alla 12, a sinistra, e alla 13, a destra, prima del tornante 14, il “Sunway Lagoon” che immette nel rettilineo opposto a quello d'arrivo, cui è unito dalla curva 15, che impone una decelerazione da 5.3G con un carico laterale da 2.45G. La velocità in entrata è leggermente inferiore rispetto alla curva 1, ma quella in uscita, all'ingresso del rettilineo d'arrivo è superiore.

LA SCHEDA

Data: 30 Mar 2014

Nome del circuito: Sepang International Circuit

Prima edizione: 1999

Giri: 56

Lunghezza: 5.543 km

Distanza: 310.408 km

Giro più veloce: 1:34.223 – JP Montoya (2004)

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