F1 GP Messico, Prove libere 2: sorpresa Ricciardo, ma Mercedes e Ferrari sono vicine
Dopo il dominio Mercedes nell'esordio delle prove libere del Gran Premio del Messico è la Red Bull a prendersi la luce dei riflettori nella seconda sessione di prove libere: le due RB13, infatti, dimostrano di trovarsi a proprio agio sull'Autodromo Hermanos Rodriguez prendendosi la scena e candidandosi a un ruolo da protagoniste anche in qualifica dove in questa stagione hanno sempre pagato dazio a Mercedes e Ferrari.

Ricciardo davanti, inconvenienti per Hamilton e Vettel
A far segnare il miglior tempo è stato Daniel Ricciardo che ha fermato il cronometro sull'1:17.801 mettendosi a guidare il gruppo: dietro di lui c'è Lewis Hamilton, autore anche di un testacoda nelle prime fasi. Nessun danno per lui, ma un set di gomme Supersoft gettato via per il britannico. Al terzo posto l'altra Red Bull guidata da Max Verstappen che, nonostante qualche inconveniente con la sua monoposto, riesce a tenere alle spalle le due Ferrari. Sebastian Vettel chiude 4°, ma il distacco di appena due decimi e mezzo dal leader non preoccupano, soprattutto alla luce del passo gara in cui la Rossa è risultata la migliore. Anche per il tedesco un piccolo inconveniente: nella prime fasi, infatti, si è aperto l'estintore all'interno della sua SF70H costringendolo al ritorno ai box e al cambio tuta.
Raikkonen precede Bottas, bene Alonso
Quinta posizione per Kimi Raikkonen che si mette alle spalle il grande protagonista della prima sessione, Valtteri Bottas che non riesce ad andare oltre il 6° posto. Ancora positiva la prova di Fernando Alonso che chiude al 7° posto, ma che sarà penalizzato di 20 posizioni per aver sostituito diversi elementi sulla sua McLaren. A chiudere la top ten, poi, le due Force India di Perez e Ocon e la Renault di Hulkenberg, bravo ad inserirsi tra i due litiganti. Problemi, invece, per Romain Grosjean che ad inizio sessione è andato n testacoda danneggiando la posteriore sinistra che, deteriorandosi, ha fatto volare via diversi pezzi dalla monoposto costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa e a scendere in pista per togliere i detriti.La sensazione è che, per la pole position, non sarà solo una lotta tra Ferrari e Mercedes: anche la Red Bull sembra pronta dire la sua, un ulteriore elemento di incertezza in un campionato che sembra già scritto.