F1 GP Messico, Prove libere 2: volano le Red Bull, in ritardo Ferrari e Mercedes
Tutti aspettavano la lotta tra Mercedes, leader del mondiale piloti con Lewis Hamilton al quale basterà arrivare 7° – in caso di vittoria da parte di Vettel – per festeggiare il titolo, e Ferrari, la principale inseguitrice delle Frecce d'argento nel mondiale costruttori, ma tra i due litiganti è la Red Bull a spuntarla spaventando gli avversari e candidandosi a un ruolo da protagonista sia in qualifica che in gara.
Verstappen on fire, Vettel chiude 4°
Dopo aver dominato la prima sessione di prove libere, le due vetture del Toro si sono ripetute anche nella seconda con Max Verstappen a infliggere distacchi abissali a tutti gli altri. L'olandese, che chiude in anticipo la sua sessione a causa di un problema alla sua RB14, chiude il suo miglior giro in 1:16.720 mettendo il compagno di squadra Ricciardo, 2°, a poco più di un decimo. Il primo degli inseguitori è Carlos Sainz con la Renault, vera sorpresa di giornata, che paga un secondo e due decimi, ma chiude terzo. Ancora più staccate le altre scuderie, probabilmente preoccupate più di conservare i motori che di fare il tempo; la Ferrari è quarta grazie a Sebastian Vettel che si ferma a un millesimo da Sainz, ma si vede stretto nella morsa delle due vetture francesi con Nico Hulkenberg in quinta posizione.
Attardato Hamilton, l'inglese non vuole strafare
Una sessione strana quella andata in scena nel pomeriggio messicano; a confermarlo c'è il 6° tempo ottenuto da Brendon Hartley con la Toro Rosso capace addirittura di mettersi alle spalle la Mercedes di Lewis Hamilton. L'inglese, però, ha dimostrato di avere un passo gara importante anche se non ai livelli di Red Bull e di Vettel. Ottavo tempo, invece, per Kimi Raikkonen che vince il derby finlandese mettendosi davanti al connazionale Valtteri Bottas. A chiudere la top ten, infine, l'idolo di casa, il messicano Sergio Perez che porta la Force India tra i primi dieci. L'altitudine di Città del Messico, almeno per il momento, sembra favorire nettamente la Red Bull che sfrutta l'aerodinamica; per la pole position, stavolta, sembrano esserci anche le due vetture di Milton Keynes.