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F1 GP Monaco, Prove libere 1: Hamilton precede Verstappen e Bottas, Ferrari indietro

Il britannico porta la Mercedes in testa al gruppo precedendo la Red Bull di Verstappen e la vettura gemella guidata da Bottas. Solo quarto Charles Leclerc che chiude davanti all’altra Rossa di Vettel con le due Ferrari piuttosto staccate rispetto ai primi tre piloti, racchiusi in meno di un decimo di secondo.
A cura di Matteo Vana
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La Formula 1 riaccende i motori e sbarca sul circuito cittadino di Monaco, sesto appuntamento della stagione: un appuntamento particolare su un tracciato unico sul quale può succedere di tutto. Dalle prime prove libere, però, emerge una costante: davanti a tutti, ancora una volta, c'è la Mercedes.

Lewis Hamilton - Getty images
Lewis Hamilton – Getty images

Il britannico guida il gruppo

A far segnare il miglior tempo è stato Lewis Hamilton, capace di mettersi tutti alle spalle fermando il cronometro sull'1:12.106 In seconda posizione, a 59 millesimi, c'è la sorpresa Max Verstappen che porta la Red Bull addirittura davanti all'altra Freccia d'argento guidata da Valtteri Bottas che si prende la terza piazza. Distacchi molto contenuti tra i primi tre mentre a sembrare ancora non al 100% è la Ferrari che chiude al quarto posto con Charles Leclerc, staccato però di oltre 3 decimi mentre l'altra Rossa guidata da Sebastian Vettel non riesce a fare meglio del quinto tempo a 7 decimi di ritardo dal campione del mondo in carica.

Bandiera nera per le due Haas

Sesto tempo, invece, per Pierre Gasly che chiude con un secondo di ritardo dalla vetta mentre ottimo settimo posto per Nico Hulkenberg con la Renault. Alle sue spalle, infine, ecco la Haas di Kevin Magnussen capace di mettersi dietro sia l'Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen sia la vettura gemella guidata da Romain Grosjean. Fatto curioso quanto insolito, inoltre, all'inizio della sessione con la bandiera nera per Haas che ha accusato problemi sia alla radio che alla telemetria: la scuderia, dopo aver fallito un tentativo di comunicazione con la tabella al muretto e vista l'impossibilità di comunicare con i piloti, ha chiesto alla Federazione di esporre la bandiera per far rientrare i piloti così da risolvere il problema e rimandarli in pista verso la fine della sessione.

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