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F1, GP Silverstone: l’orgoglio di Alonso nasconde i problemi della Ferrari

Fernando Alonso completa una gara da applausi. Partito sedicesimo, e con la macchina posizionata in griglia, riesce a chiudere sesto: è il 76mo GP di fila a punti per la Ferrari. Entusiasmante il duello con Vettel. Schianto Raikkonen: perché scegliere le dure nuove in partenza?
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Alonso salva ancora la Ferrari. Il sesto posto di oggi vale praticamente quanto una vittoria considerato il disastro delle qualifiche e un inizio di gara sulla stessa lunghezza d'onda. Tra Alonso che, incredibile ma vero, sbaglia a posizionare la macchina in griglia e parte con l'anteriore molto più avanti della casella di competenza, e il botto di Raikkonen al primo giro, sembrava un altro weekend di lacrime per le Rosse. “Mi serve qualcosa di molto specifico per essere a mio agio con una macchina” aveva detto Iceman ai microfoni di Sky Sports stamattina, “qualcosa che ancora non ho quest'anno con la Ferrari”. Il suo 202mo GP di Raikkonen, superato Alesi fermo a 201, dura poco più di un giro. Pesa sicuramente l'errore personale, l'essere arrivato lungo alla curva 4 provando a sfruttare la via di fuga asfaltata finendo però a strisciare sull'erba e da qui di nuovo in pista come una trottola impazzita. L'impatto con Massa, nel posto sbagliato al momento sbagliato, contribuisce a distruggere tutta la metà anteriore della sua monoposto con una dinamica che per certi versi ricorda il drammatico incidente di Alex Zanardi.

Raikkonen comunque esce da solo dalla vettura e per prima cosa chiede ai box ragguagli sulle condizioni di Massa. Iceman se la cava solo con un'escoriazione alla caviglia. “Non ha nulla di rotto, credo che potrà correre in Germania” assicura il manager Steve Robertson a Sky. Non si può escludere, però, che un certo peso l'abbia avuto anche la scelta controcorrente del Cavallino di montare gomme dure nuove, più difficili da mandare in temperatura, quando tutti gli altri piloti tra l'11mo e il 22mo posto hanno optato per le medie. Non a caso, alla ripartenza, Alonso torna in griglia con le medie.

La rimonta di Alonso – Lottiamo per dei punti” diceva ieri l'asturiano, nonostante partisse sedicesimo per la scelta inspiegabile dei tecnici al box di aspettare troppo prima di mandare in pista Alonso e Raikkonen, sorpresi a quel punto dalla pioggia. Per questo obiettivo, Alonso ha gareggiato con una determinazione, una grinta, una ferocia che quest'anno è riuscito a esprimere troppo raramente, un po' per le caratteristiche dei nuovi tracciati, un po' per una certa rassegnazione che lo sta accompagnando viste le difficoltà di trasformare le buone intenzioni in buone prestazioni. Oggi, però, su un circuito di vecchia generazione, di quelli veloci e con tanti punti per sorpassare, si è davvero superato. Al quarto giro è in top-10, al settimo passa da campione Ricciardo, che lamenta problemi di aderenza. Dopo la sosta, e la penalità di 5 secondi in più al box per l'errore di posizionamento in griglia, torna in pista nono. E inizia la seconda rimonta fino al sesto posto.

Il duello con Vettel – Il corpo a corpo con Vettel riporta la F1 indietro nel tempo. È un duello fra uomini prima che fra macchine e dispositivi elettronici, un duello vecchio stile su un circuito vecchio stile in cui si respira un po' di nostalgia per lo sport che fu e che più non è.

La manovra con cui Alonso passa il tedesco all'esterno alla Copse e sale quinto è semplicemente spettacolare, la difesa sull'immediato tentativo di contro-sorpasso alla Brooklands è il segnale che il gioco comincia a farsi duro. Vettel si lamenta con l'ingegnere ai box perché Alonso avrebbe sfruttato troppo spazio andando anche fuori dalla pista, ma via radio lo rassicurano: “Ci sono ancora tanti giri, attaccalo ancora”. Il tedesco attacca ancora, un giro più in là, proprio alla Copse, e di nuovo al Luffield, all'esterno, ma l'asturiano lo chiude e sfugge sul rettilineo che segue. È un fine stratega, lo spagnolo, che sfrutta il settore più lento per tenere il rivale dietro e recuperare energia cinetica da sfruttare per difendersi in uscita di curva. Vettel ci prova un'ultima volta alla Brooklands, Alonso riesce ancora a ritardare la frenata, ma stavolta il tedesco è più veloce e sul rettilineo d'arrivo piazza l'attacco decisivo. Affianca Alonso, lo stringe, i due quasi si toccano, fianco a fianco, ruota contro ruota, fino all'inevitabile sorpasso all'interno alla prima staccata.

Bilancio – Gli applausi sono tutti per lo spagnolo, comunque, per un guidatore d'alta, e forse d'altra, scuola. Un campione che ha dato tutto e di più per allungare a 76 la striscia di GP consecutivi a punti per la Ferrari. Da domani, Dopo il GP, comunque, Raikkonen resterà in Inghilterra per una settimana di test sulla F14T, mentre Alonso tornerà a Maranello a lavorare al simulatore per sviluppare la monoposto dell’anno prossimo, la prima nata interamente sotto la gestione di James Allison. Nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, si vedrà anche se davvero il tempo in Ferrari per il capo motorista Luca Marmorini è davvero scaduto e se Giacomo Tortora, esperto di modelli di simulazione al computer quando era alla McLaren che finora in Ferrari si è occupato soprattutto di lavoro in fabbrica, sarà davvero promosso al ruolo di coordinatore, dirigente del gruppo degli ingegneri.

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