video suggerito
video suggerito

F1, GP Spagna, buona la quinta per Rosberg

Prima vittoria stagionale, nona in carriera, per Rosberg, che dà 40 secondi a Vettel, terzo. Solo secondo Hamilton, frenato da ordini di scuderia negli ultimi giri. Quinto Raikkonen e quinta gara senza punti per le McLaren. Deludono le Toro Rosso.
5 CONDIVISIONI
Immagine

Torna a vincere Nico Rosberg. A Barcellona, il tedesco completa il nono successo in carriera, il primo del 2015, alla sua 101ma gara in Formula 1. Hamilton si accontenta del secondo posto e della 75ma gara a podio, che gli permette di mantenere la miglior percentuale di gare chiuse tra i primi 3 tra i piloti in attività. La Mercedes, con la 33ma vittoria della sua storia, prosegue così la serie di 24 podi consecutivi, lontana comunque dal record dei 53 della Ferrari dal GP di Malesia '99 al GP del Giappone del 2002. Vettel completa il podio a 45 secondi da Rosberg, un gap che apre nuovi interrogativi comunque per il resto della stagione. "E' stata un'ottima gara, ma il distacco di Vettel è la cosa più importante per noi" commenta Niki Lauda. "La nostra è stata una gara perfetta". Bottas porta la Williams, sempre particolarmente veloce in rettilineo, al quarto posto e resiste negli ultimi giri agli attacchi di Raikkonen, che guadagna due posizioni rispetto alla partenza ma chiude comunque solo quinto. A punti anche Massa, sesto e ultimo dei piloti a pieni giri, le Red Bull di Ricciardo (settimo) e Kvyat (nono), la Lotus di Grosjean (ottavo) e Sainz, decimo davanti al compagno di squadra Verstappen sulle Toro Rosso che, apparse brillanti dal punto di vista aerodinamico in qualifica, soprattutto nelle curve veloci, spariscono presto dalla corsa.

Ferrari, buona partenza – Gran partenza di Vettel, che supera Hamilton e si piazza dietro Rosberg alla prima curva, che dista 730 metri dalla partenza (la più alta del Mondiale). Il campione del mondo sfrutta malissimo la tredicesima prima fila consecutiva e si ritrova solo terzo. Buono anche lo spunto di Raikkonen, subito quinto davanti alle due Toro Rosso di Verstappen e Sainz, al decimo giro già finito ottavo e superato anche da Massa. Rosberg inizia a martellare guadagnando mezzo secondo su Vettel: dopo cinque giri, il gap è già superiore ai cinque secondi. Il tedesco della Ferrari, però, riesce a mantenere il vantaggio su Hamilton. “Lewis ha detto ai suoi meccanici che non riesce ad avvicinarsi a te" gli dicono via radio.

Out Maldonado e Alonso – Il pubblico si scalda anche per il sorpasso su Verstappen di Pastor Maldonado, che pure ha danneggiato il supporto dell'alettone posteriore durante la bagarre con il compagno di squadra Grosjean nei primi giri. E' però il canto del cigno per il venezuelano, che qui vinse nel 2012. Prima i meccanici lo rimandano in pista con l’ala posteriore attaccata al corpo vettura soltanto grazie al supporto di sinistra, poi, dopo una seconda sosta, arriva il ritiro. Non basta, invece, il supporto a Fernando Alonso, unico spagnolo capace qui di vincere e di partire in pole. Tornato sul luogo dell'incidente nei test invernali, l'asturiano sceglie un primo stint lunghissimo ma non riesce comunque a finire la corsa per evidenti problemi ai freni. Già arrivato lunghissimo alla prima curva, una volta rientrato ai box ha rischiato di travolgere i meccanici, bravissimi a evitare il contatto con la monoposto dello spagnolo, unico pilota di casa a vincere su questo circuito, al 39mo ritiro in carriera. Continua dunque l'attesa per i primi punti nel Mondiale della McLaren-Honda

Strategie vincenti – La gara è decisa dai cambi di strategia. “Lewis, ci spostiamo sul piano C" gli comunicano via radio, e il campione del mondo si ferma per montare un nuovo treno di gomme medie. in risposta, si sposta sul "piano C" anche Vettel, che guadagna anche qualcosina sulla Mercedes numero 44 grazie a un pit-stop velocissimo. Il britannico, invece, perde tre secondi di troppo per qualche inconveniente nel montare la posteriore destra e continua a lamentarsi con il team via radio. "Devi spingere e passare Vettel in pista" gli dicono. "E' impossibile, pensate a un'altra strategia" risponde, "e non parlatemi mentre sono in curva". Hamilton torna a fermarsi al 33mo giro per montare le dure (un cambio ancora un po' lento, 3,4 secondi), rientra appena dietro Raikkonen ma con gli pneumatici più freschi lo passa senza difficoltà alla prima curva. "Okay Lewis, siamo sul piano B, sai quello che devi fare" gli comunicano via radio. Hamilton inizia a stampare giri record su giri record

Gli ultimi pit stop – Ha scelto le dure anche Raikkonen, che si è fermato al giro 18. "Il ritmo è molto buono" gli dicono, "dacci un altro stint come il secondo in Bahrain e le cose andranno molto meglio". Ma nei primi cinque giri dal pit stop, Hamilton gli rifila un distacco di otto secondi. Il britannico passa di rabbia Bottas e accende la seconda parte di gara. A 23 giri dalla fine, si ferma Raikkonen che chiude l'ultimo stint con le medie mentre Vettel sceglie le dure per arrivare fino in fondo. Rosberg rientra alle spalle di Hamilton, che comincia a pensare davvero alla vittoria. Non ce la fa a portare il treno di gomme dure fino al traguardo, rientra al giro 52, ma torna in pista davanti a Vettel che si rassegna: il terzo posto è oggi il massimo possibile. Deve accontentarsi anche Hamilton, anche se lo scambio finale via radio con il suo ingegnere di pista è l'immagine della degenerazione della Formula 1 moderna. "Sembra impossibile che tu possa raggiungere Rosberg" gli dice, "perciò è meglio consolidare la posizione". "Se mi stai dicendo che non è possibile, fammelo sapere" insiste Hamilton. "Sì, non credo che tu ce la possa fare nei pochi giri rimasti, meglio cercare di difendere il secondo posto e lasciargliela questa". "E' impossibile, ti sto chiedendo?". "Sì, lui alzerà il ritmo e alziamo il nostro. Sarebbe impossibile".

Immagine
5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views