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F1 GP Ungheria, Prove libere 2: la pioggia rovina tutto, le due Red Bull chiudono in testa

Il francese Pierre Gasly fa segnare il miglior tempo davanti al compagno di squadra Max Verstappen regalando la doppietta alla Red Bull. Terzo è Lewis Hamilton mentre le Ferrari rimangono indietro con Charles Leclerc 7° e Sebastian Vettel 13°.
A cura di Matteo Vana
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Si ritorna in pista all'Hungaroring per la seconda sessione di prove libere, ma a rovinare tutto ci ha pensato il meteo: le condizioni climatiche, infatti, caratterizzate da pioggia a intermittenza, non hanno permesso ai piloti di girare con continuità che, viste anche le previsioni meteo che danno bel tempo per il resto del weekend, hanno consigliato alle scuderie di non rischiare troppo preferendo non cercare il tempo.

Pierre Gasly - Getty images
Pierre Gasly – Getty images

Le due Red Bull dettano il passo

A far segnare il tempo, nonostante condizioni non certo eccellenti, sono state le due Red Bull, brave a trovare l'assetto giusto ad inizio sessione – con asfalto ancora non bagnato – prendendosi la testa della classifica grazie a Pierre Gasly, capace di fermare il cronometro sull'1:17.854 mettendosi alle spalle il compagno di squadra Max Verstappen, secondo alla bandiera a scacchi con 55 millesimi di ritardo. Terzo tempo, invece, per Lewis Hamilton che accusa un decimo e mezzo circa di ritardo e quarta posizione invece per l'altra Mercedes di Valtteri Bottas, alle prese in mattinata con un problema alla power unit risolto montando una nuova unità.

Leclerc solo 7°, Vettel fuori dalla top ten

Indietro le Ferrari che chiudono al 7° posto con Charles Leclerc che vede finire davanti a lui la Renault di Daniel Ricciardo e l'Alfa Romeo Racing di Kimi Raikkonen, suo predecessore a Maranello. Fuori dai primi dieci, invece, Sebastian Vettel che non va oltre il 13° posto senza girare molto, ma preferendo prendere confidenza con le intermedia senza però poter migliorare il proprio cronometro. Chi, invece, riesce ad entrare in top ten è la Renault di Nico Hulkenberg, ancora provato dall'incidente nella sua Hockenheim, che precede l'Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi che è nono e la Toro Rosso di Daniil Kvyat, il russo che in Germania è riuscito a ritrovare il podio. Incidente, senza conseguenze fisiche, per Albon che a inizio sessione finisce contro le barriere danneggiando la propria Toro Rosso.

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