F1, Hembery: “Lo scoppio della gomma di Vettel fu causato da fattori esterni”

La Formula 1 è arrivata al giro di boa, metà stagione è ormai alle spalle. Le squadre cominciano a pensare già al prossimo anno, c'è una macchina da progettare in vista dei cambiamenti che dal 2017 saranno effettivi. Non solo le squadre, però, sono a lavoro: il 1 agosto, infatti, inizieranno i test delle vetture con i nuovi pneumatici Pirelli.
Il teatro sarà quello della pista di Fiorano, completamente allagata. Ferrari, Mercedes e Red Bull testeranno le nuove coperture tra il malumore degli altri club esclusi, ma Paul Hembery, direttore della sezione Motorsport Pirelli, rassicura tutti.
"Non credo che queste squadre avranno alcun svantaggio. Tutti i team che non faranno i test avranno pieno accesso ai dati e, per essere chiari, le tre scuderie che proveranno non sapranno nemmeno cosa stanno provando, per cui mescoleremo le soluzioni e anche se vedranno qualcosa che funziona bene, potrebbe non essere quella che avranno nel 2017. Proveranno "al buio" e come ho detto, i dati saranno accessibili a tutti" ha dichiarato ai microfoni del sito ufficiale della Formula 1.
Le nuove gomme promettono tempi sul giro stratosferici, ma anche un certo degrado. Un problema in più per le squadre, già impegnate con finestre a volte troppo strette per far funzionare alla perfezione gli pneumatici.
"Vedremo macchine più veloci, ci aspettiamo tra i 3 e 4 secondi di miglioramento, un progresso sostanziale che porterà le gomme a lavorare duramente, al pari delle mescole. Questo porterà degrado, per cui resterà un buon livello di strategia con cui giocare".
Incidente di Vettel in Austria legato a fattori esterni
Dal futuro delle gomme al presente. Nonostante il comunicato, la vicenda legata allo scoppio del pneumatico di Vettel nel Gp d'Austria non è ancora stata messa a tacere del tutto. C'è chi ha teorizzato che la Ferrari abbia esagerato nello stint, portando la gomma a un degrado fuori dal normale, chi invece punta il dito contro la Pirelli, rea di non aver chiarito alla perfezione il numero di giri massimo consentito, altri ancora, come Maurizio Arrivabene che danno la colpa alla sfortuna, accanitasi sulla Rossa di Maranello. Paul Hembery ci tiene a fare chiarezza una volta per tutte.
Quello di Sebastian è stato uno stint più lungo rispetto alla maggior parte delle altre squadre, ma non è stato quello il vero problema. E' legato maggiormente a fattori esterni, qualcosa che abbiamo capito noi, la Ferrari ed è stata spiegata alla FIA. Credo che tutti abbiamo una miglior comprensione andando avanti. Se la FIA continuerà con il piano di imporre limiti più severi sul rispetto dei limiti in pista e vedremo sempre più cordoli di quel tipo (quelli usati appunto sulla pista di Spielberg, ndr) allora creeremo un test per simulare quanto si può essere aggressivi in un tale scenario" ha concluso.