F1, il circuito di Sepang sostituisce la griglia dell’incidente di Grosjean
Gli operatori del circuito di Sepang sono intervenuti sul tombino che ha provocato l’incidente di Romain Grosjean nelle libere 2 del Gp di Malesia. Il transalpino era finito a gran velocità contro le barriere dopo che la gomma posteriore destra della sua monoposto era esplosa, danneggiata da un tombino rosso installato sul cordolo. Sollevandosi, la griglia aveva danneggiato la gomma della Haas che, fuori controllo, è uscita di pista ad alta velocità, colpendo lateralmente contro le protezioni situate tra le curve 12 e 13. Per l’incidente, esposta la bandiera rossa che ha interrotto un turno poi dominato dalle Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
Costretto ai box, Grosjean ha detto di aver avvertito “un botto” al posteriore di qualcosa di estraneo alla macchina. “Ho perso il controllo della macchina e non c’è stato modo di recuperarlo. È stato un vero peccato ma alla fine sto bene, i meccanici ripareranno la macchina. Dispiace perché abbiamo perso del tempo prezioso, spero di poter avere una buona macchina per il weekend” sono state le parole del transalpino a Sky Sport.
Il team può violare il coprifuoco
Il team Haas potrà lavorare sulla monoposto anche durante la notte. La decisione è arrivata dalla Fia che ha autorizzato la squadra a violare il coprifuoco imposto dal regolamento. “L’incidente è stato causato da un fattore esterno al team e al pilota, ragione per cui, considerato l’evento estraneo e straordinario, il team potrà lavorare sulla vettura violando quanto imposto dal regolamento” si legge nel comunicato della Federazione. Polemico il team principal della Haas, Gunther Steiner, secondo il quale non ci sono giustificazioni per eventi di questo tipo: “Cose di questo tipo non dovrebbero mai capitare, considerando anche che siamo nel 2017. Non è accettabile e sono assolutamente certo vada conto gli standard di sicurezza imposti dalla Fia. Un qualcosa del genere in gara sarebbe un disastro, visto che la griglia poteva finire sulla macchina di qualcun altro o peggio sul casco del pilota”.
