F1, la FIFA vieta il casco di Rosberg
La FIFA ha vietato a Nico Rosberg di indossare a Hockenheim il casco speciale che si è fatto disegnare per celebrare il quarto titolo mondiale della nazionale tedesca. Rosberg, infatti, figlio del finlandese Keke campione del mondo 1982, vive a Monaco ma è nato a Wiesbaden, in Germania, come John McEnroe, e segue da sempre la nazionale del suo Paese natale. Per questo ha chiesto ai designer Schuberth GmbH e Jens Munser di realizzare un casco per festeggiare il successo della Mannschaft in Brasile. La grafica riprende i colori del tricolore nero-rosso e oro della bandiera tedesca su cui si impone, contornata da quattro stelle, una per ciascun trionfo tedesco, la Coppa del Mondo Ed è proprio qui il problema.
La coppa – Secondo quanto scrive la Bild, per la FIFA, unico soggetto che può concedere la licenza di utilizzo per il logo della manifestazione e l'immagine della coppa, la presenza dell'immagine del trofeo sul casco di Rosberg costituisce un uso non autorizzato di uno dei "marchi ufficiali" del Mondiale. E ogni utilizzo che non abbia ricevuto prima la licenza FIFA, si legge "non solo mina l'integrità della Coppa del Mondo FIFA e del suo programma di marketing, ma mette a rischio gli interessi della comunità calcistica globale". Il suo portavoce, Georg Nolte, ha confermato che il casco sarà ridisegnato: ci saranno sempre le quattro stelle, ma non l'immagine della Nike più ambita dai calciatori di ogni latitudine.
a shame,i would have loved to carry the trophy as a tribute to the guys.but of course I respect the legal situation pic.twitter.com/esCboJkL4c
— Nico Rosberg (@nico_rosberg) 17 Luglio 2014
Polemica o scherzo? – Sulla decisione di Rosberg di celebrare il titolo mondiale, era intervenuto anche Lewis Hamilton accendendo una ulteriore, piccola ma significativa, polemica interna. "Nico non è mai stato in Germania" ha detto ridendo ai giornalisti inglesi, "per cui questo non è il suo GP di casa. Mi ricordo quando gareggiavamo nei kart, ha sempre corso sotto la bandiera del Principato di Monaco, mai con quella della Germania". In effetti anche Toto Wolff, che ha spento subito la polemica sottolineando che quella di Hamilton era solo una battuta scherzosa e niente più, ha sottolineato come in passato il pubblico tedesco non sia mai stato particolarmente caldo verso Rosberg. "Ma nell'ultimo mese le cose sono cambiate" ha detto al Guardian, "ora c'è molta più partecipazione anche su Facebook e Twitter".