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F1, Lauda ha già iniziato la terapia di addestramento del respiro. I medici: “È il paziente perfetto”

Buone notizie dall’ospedale di Vienna dove l’ex iridato di Formula 1 è ricoverato in seguito a un trapianto polmonare.
A cura di Valeria Aiello
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Il recupero di Niki Lauda procede positivamente. Sono ottime notizie quelle che arrivano dall’Allgemeines Krankenhaus di Vienna (AKH), l’ospedale universitario dove a inizio agosto il tre volte campione del mondo di Formula 1 è stato sottoposto a un trapianto di polmone.

Lauda sulla via del recupero

Secondo quanto riporta il sito austriaco Oe24 che, fin dal giorno dell’intervento chirurgico segue da vicino l’evolversi del quadro clinico dell’ex iridato, i medici che lo hanno in cura sono particolarmente fiduciosi circa l’evolversi del suo stato di salute. “È il miglior paziente che si possa immaginare. Ha una grande forza di volontà e partecipa attivamente all’addestramento della respirazione e agli esercizi dei tessuti muscolari. Siamo fiduciosi per il suo recupero” ha confermato una fonte citata dal quotidiano. I medici hanno già spiegato che l’ex campione di Ferrari e McLaren non verrà dimesso a breve ma che resterà ricoverato per alcune settimane. Ad ogni modo, notizie rassicuranti ribadite anche dalla moglie di Lauda, Birgit Wetzinger: “Ci sono giorni in cui si sente meglio e riesce a parlare molto bene, altri che invece sono più difficili” ha detto la compagna dell’ex iridato che, dal giorno dell’operazione, non si è allontanata dall’ospedale dove Lauda resterà ricoverato per almeno altre due settimane.

Per rivedere Lauda al box del team Mercedes AMG F1 – di cui l’austriaco è presidente non esecutivo nonché uno degli azionisti – ci vorrà ancora del tempo. A parlare della sua situazione anche il consulente della Red Bull, Helmut Marko, suo ex rivale all’inizio degli anni ‘70 e ancora oggi avversario nel mondiale. “Quando si è corso uno contro l’altro, duramente e in condizioni pericolose, il rispetto reciproco cresce nel tempoE quando si fa sul serio, so benissimo che Niki non dice sciocchezze, e neppure io. So che era molto grave e non è ancora detto che non corra il rischio di un rigetto. Ha bisogno di tutto il nostro sostegno anche se è un grande combattente e sono sicuro che ce la farà”.

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