F1, prove libere GP Malesia: Mercedes davanti, ottimo Raikkonen
Altro giro, altra corsa, stessi protagonisti. Come a Melbourne, sono le Mercedes a dominare la scena anche a Sepang. Hamilton e Rosberg hanno chiuso in testa le due tranches di libere: con queste, diventano sei su otto le sessioni di prove o qualifiche con una Mercedes davanti a tutti. Molto vicini i tempi dei migliori: tra Rosberg, miglior crono di giornata, e Massa, sesto, ci sono appena 203 millesimi di differenza. Durante la PL2, la Mercedes ha lavorato soprattutto sul bilanciamento tra ritmo alto e contenimento dei consumi di carburante nelle simulazioni di gara. A Rosberg è stato chiesto di non ricorrere troppo al “lift and coast”, la tecnica di togliere il piede dall'acceleratore verso la fine del rettilineo e iniziare a girare prima di girare, per non peggiorare troppo i suoi tempi sul giro. Hamilton ha girato con lo stesso motore montato in Australia, in quanto il problema riscontrato a Melbourne è stato risolto, e non sembra certo averne risentito.
GOMME – L'asfalto particolarmente abrasivo, e le caratteristiche del tracciato, rendono quello di Sepang uno dei circuiti più impegnativi dal punto di vista degli pneumatici. La conferma è arrivata direttamente da Nico Rosberg. “Le gomme si consumano tantissimo” ha detto al termine delle prove. Un degrado apparso evidentissimo nelle simulazioni di gara. I tempi migliori sono arrivati con le medie, che danno circa 6-7 decimi di vantaggio sul giro “da qualifica” rispetto alle dure, ma creano anche parecchio sovrasterzo, di cui hanno sofferto soprattutto Magnussen e Kvyat.
NOVITA' – La McLaren ha presentato un nuovo muso, più alto e con la “proboscide” allungata per rientrare nei limiti regolamentari, e per massimizzare la portata d'aria sotto la monoposto ha ridisegnato i supporti dell'ala anteriore, ora più squadrati rispetto a Melbourne. Gli effetti positivi si sono visti soprattutto nel primo settore, dove Button è stato velocissimo, anche Ferrari e Red Bull hanno dimostrato di poter reggere il confronto nella parte centrale e finale del tracciato.
FERRARI – Segnali positivi per le Ferrari. Raikkonen (primo dopo le prove del venerdì nel 2013) ha chiuso con il secondo miglior tempo di giornata e non ha sofferto di graining o di degrado degli pneumatici nella “long run”, la simulazione di gara. Sembrano dunque risolti i problemi di adattamento alla nuova monoposto che lo avevano frenato in Australia. Brillante anche Alonso sul passo di gara. L'asturiano si mantiene su tempi da 1'44”5, 1'45” basso, con le mescole dure, tanto che il suo ingegnere Andrea Stella gli comunica: “Considerando i tempi degli altri con gomme medie, i nostri sembrano davvero eccezionali. Al momento sei il più veloce in pista”. Le Rosse non hanno presentato rilevanti novità aerodinamiche. L'impressione è che la scuderia stia cercando in questo momento di investire tutte le risorse nello sviluppo della power unit e nella messa a punto del brake by wire, che ha causato qualche difficoltà in Australia soprattutto nel punto di frenata in entrata di curva.
RED BULL – Continuano i progressi anche per la Red Bull, che ha fatto segnare con Vettel il terzo miglior tempo del venerdì, 1:39.970, appena 35 millesimi più lento di Raikkonen e 61 dietro Rosberg. Nella PL2, le monoposto hanno girato con la vernice fluorescente per evidenziare i flussi d'aria che si usa nei test in galleria del vento. “Non è andato proprio tutto liscio” ha detto il quattro volte campione del mondo, “ma alla fine penso sia stata una giornata positiva. Ho ancora dei problemi di software da risolvere, ma sono soddisfatto di essere tra i migliori, anche se i tempi del venerdì non sono i più importanti al mondo”. È un Vettel rilassato, che alla domanda su quale sia stata la “migliore notizia” che ha avuto dalla pista oggi, letteralmente risponde: “Non mi ha parlato, non so perché”.“Stamattina è mancato un po' di ritmo” ha aggiunto Dani Ricciardo, “e forse la long run avrebbe potuto andare meglio, ma l'affidabilità è molto buona e sono contento”.
INCUBO LOTUS – Non c'è invece luce alla fine del tunnel per la Lotus. Appena 20 i giri completati da Grosjean e Maldonado, rispetto agli 86 delle libere del 2013 chiuse con il miglior tempo di Raikkonen. Venti giri scanditi dalla fumata bianca al motore del venezuelano, che cambia il turbo ma non risolve del tutto i problemi, e dalle infinite difficoltà al cambio del francese, soprattutto nella seconda sessione. Non è andata tanto meglio alla Caterham. Kobayashi, che si è lamentato della pericolosità dei nuovi alettoni anteriori perché essendo così bassi aumentano il rischio di speronamenti (e ne parla con cognizione di causa, avendo causato l'incidente a Massa in Australia), ha dovuto saltare tutta la seconda sessione per un malfunzionamento alle batterie.
I RISULTATI
Prove Libere 1
1. Hamilton, Mercedes – 1:40.691
2. Raikkonen, Ferrari – 1:40.843 +0.152
3. Rosberg, Mercedes – 1:41.028 +0.337
4. Button, McLaren Mercedes – 1:41.111 +0.420
5. Magnussen, McLaren Mercedes – 1:41.274 +0.583
6. Vergne, Toro Rosso Renault – 1:41.402 +0.711
7. Vettel, Red Bull Renault – 1:41.523 +0.832
8. Hulkenberg, Force India Mercedes – 1:41.642 +0.951
9. Massa, Williams Mercedes – 1:41.686 +0.995
10. Bottas, Williams Mercedes – 1:41.830 +1.139
Prove Libere 2
1. Rosberg, Mercedes 1:39.909
2. Raikkonen, Ferrari 1:39.944 0.035
3. Vettel, Red Bull Renault 1:39.970 0.061
4. Hamilton, Mercedes 1:40.051 0.142
5. Alonso, Ferrari 1:40.103 0.194
6. Massa, Williams Mercedes 1:40.112 0.203
7. Ricciardo, Red Bull Renault 1:40.276 0.367
8. Button, McLaren Mercedes 1:40.628 0.719
9. Bottas, Williams Mercedes 1:40.638 0.729
10 Hulkenberg, Force India Mercedes 1:40.691 0.782