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F1, sostituito il turbocompressore sulle Ferrari di Vettel e Raikkonen

Gli uomini di Maranello hanno omologato il terzo elemento della stagione sui quattro disponibili senza incorrere in penalità: una misura precauzionale che però rischia di compromettere il cammino nel mondiale.
A cura di Matteo Vana
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La Ferrari - Getty Images
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Il miglior tempo fatto segnare nella prima sessione di prove libere del Gran Premio di Russia da Kimi Raikkonen fa ben sperare in vista di quello che potrebbe essere il primo spartiacque della stagione: un successo della Ferrari, infatti, porterebbe a tre le vittorie del Cavallino in appena quattro gare, un bottino difficilmente ipotizzabile appena 6 mesi fa. Nell'inizio show della Rossa, però, c'è un dato che fa preoccupare in vista del prosieguo della stagione: gli uomini di Maranello, infatti, sono stati costretti a cambiare il turbocompressore su entrambe le vetture.

Problema cronico o semplice precauzione?

Per Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen si tratta del terzo elemento che viene omologato sui quattro che sono concessi nel corso dell'intera stagione: dopo la quarta unità, da quest'anno, scatterà automatica la penalizzazione. Un problema non di poco conto in casa Ferrari soprattutto perché quella del turbocompressore pare essere una mancanza cronica della SF70H. Come riportato da Auto Motor und Sport, infatti, spremendo troppo il motore elettrico, la Rossa avrebbe compromesso l’affidabilità dello stesso turbo essendo così costretta a girare quasi "depotenziata" per evitare problemi.Un intervento precauzionale quello degli uomini di Maranello ma che evidenzia una certa debolezza sotto quel punto di vista.

Le parti usate, ora, potranno essere utilizzate nei prossimi weekend. La SF70H non è la macchina perfetta, sarà lo sviluppo durante l'anno a decretare se questa piccola mancanza da parte della vettura che ha impressionato fin dai test del Montmelò sarà colmata o meno. Intanto la Ferrari non è l'unica scuderia a dover fare i conti con questo tipo di inconvenienti: anche Carlos Sainz, infatti, ha dovuto montare sul proprio motore Renault la terza MGU-H della stagione avvicinandosi pericolosamente alla soglia in cui scatta la penalità. Problemi che ormai non fanno più notizia sono quelli della McLaren con Stoffel Vandoorne che è già arrivato al quarto turbo e alla quarta MGU-H.

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