F1, Todt a casa di Schumacher: “Ho visto il Gp del Brasile con Michael”
“Sto sempre attento quando dico qualcosa, ma è vero. Ho visto il Gp del Brasile in Svizzera con Michael”. Così Jean Todt, il presidente della Fia e grande amico di Michael Schumacher, ha rivelato a RTL di una delle sue recenti visite nella residenza di Gland, in Svizzera, dove il campione tedesco sta affrontando il recupero dal terribile incidente sulle nevi francesi di Meribel di cinque anni fa.
Todt non ha aggiunto altro sulla visita dello scorso 11 novembre, giorno della gara di Interlagos che ha seguito in tv insieme a Schumi, se non il suo disagio per la troppa pubblicità. “Capisco – ha detto il numero uno della Fia – che le emittenti private finanziano la loro copertura in questo modo e che la procedura rispetta la legge. Ma avrei desiderato una di quelle finestrelle nell’angolo dello schermo per non perdere la gara completamente. Quando vedo una gara, voglio essere in grado di seguirla”. Premiato alla Race Night di Auto Bild Motosport, Todt è stato toccato dalla domanda su Schumacher. “Piango quasi – le parole dell’ex team principal della Ferrari che con Schumacher ha vinto cinque titoli mondiali tra il 1996 e il 2006. “Ci amiamo perché abbiamo scritto una storia incredibile insieme. Ci sono foto di lui in tutti i miei uffici e appartamenti, ricorderò sempre il tempo trascorso con Michael come il migliore della mia vita”.
Tra i pochissimi che in questi mesi hanno fatto visita a Schumacher, padre Georg Gänswein, arcivescovo e stretto collaboratore dell’ex Papa Ratzinger, che qualche giorno fa ha raccontato del suo incontro con il sette volte campione del mondo di F1. “Il suo viso è quello che tutti conosciamo, solo un po’ più pieno” le sue parole. Piccoli dettagli sulle reali condizioni di Schumacher che, oltre alla moglie Corinna e ai suoi due figli, Gina Maria e Mick Jr, conoscono solo altri pochi amici e vicini alla famiglia. In questi anni la famiglia e la portavoce Sabine Kehm hanno tenuto il massimo riserbo sulle informazioni sulla sua salute, sottolineando più volte che non sono una questione pubblica.