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F1, ufficiale: il giro più veloce in gara vale 1 punto iridato

A partire dalla gara inaugurale del campionato 2019 in Australia, al pilota che realizzerà il giro più veloce in gara verrà assegnato un punto iridato a condizione che tagli il traguardo nelle prime dieci posizioni.
A cura di Valeria Aiello
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Charles Leclerc - Ferrari
Charles Leclerc – Ferrari

Novità per quanto riguarda l’assegnazione dei punti del campionato del mondo di F1. Alla vigilia della gara inaugurale del campionato 2019, il GP d'Australia che si terrà il prossimo 17 marzo sul circuito di Melbourne, la Federazione Internazionale dell’Automobilismo (FIA) ha ufficializzato una modifica al regolamento sportivo, introducendo l’assegnazione di un punto iridato per il pilota che realizzerà il giro più veloce in gara a condizione che tagli il traguardo nelle prime dieci posizioni. La nuova norma è stata approvata nell’ultima riunione del Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA che si è tenuta lo scorso 7 marzo a Ginevra, in seguito al risultato del voto telematico dello Strategy Group e della F1 Commission. “Questo processo si è concluso lunedì – si legge nel comunicato ufficiale – ed è stato approvato all’unanimità”.

Con questo cambiamento – prosegue la nota FIA – sarà possibile accumulare 21 punti extra nel corso della stagione”. Per la Formula 1 non si tratta però di una novità assoluta: una regola simile è stata introdotta la prima volta nel 1950 e rimasta in vigore fino al 1959, per poi essere rimossa. Il sistema si rivelò decisivo nella corsa al titolo del 1958, quando Mike Hawthorn vinse il Mondiale su Stirling Moss di un solo punto per aver realizzato il giro più veloce durante la gara. “Crediamo che, dopo sessant’anni, la reintroduzione di un punto per il pilota del giro più veloce in gara sia un passo avanti nel migliorare lo show in pista, pur rispettando e mantenendo l’integrità dello sport – ha detto il direttore generale e responsabile sportivo della Formula 1, Ross Brawn – Non sarà più una questione di record o di prestigio, ma ci sarà una motivazione più concreta che renderà l’ultima parte della gara ancora più interessante. A volte è utile ricordare a noi stessi l’eredità che la Formula 1 ci ha lasciato, per andare avanti spingendo i piloti a dare il massimo nella gestione della gara”.

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