F1, Wurz sostiene il rapporto Bianchi

Le conclusioni cui è giunta la commissione di esperti nominata dalla Fia sulle cause che hanno portato all’incidente di Jules Bianchi lo scorso 5 ottobre a Suzuka contenute nel rapporto di 396 pagine pubblicato mercoledì scorso, hanno sollevato diverse critiche. In tal senso si era espresso anche Patrick Tambay, parlando di quanto fosse vergognoso che la commissione avesse addossato la colpa solamente a Bianchi. “La Fia se n’è lavata le mani” diceva l’ex pilota francese.

Le perizie secondo i canoni della Fia

Nel panel di dieci esperti chiamati dalla Fia cui facevano parte anche Stefano Domenica e Ross Brawn, anche Alex Wurz che rappresenta i piloti nel GPDA, la Grand Prix Driver Association, che si trova a concludere che le perizie sono state condotte secondo i canoni della Fia: “È stato un momento difficile per il nostro sport” ha dichiarato il pilota austriaco, “siamo grati per la maniera approfondita e completa in cui è stata condotta l’inchiesta della Fia e per l’eccezionale professionalità, esperienza e competenza di tutti i soggetti coinvolti”.

“Con la FIA per assicurare che le raccomandazioni siano attuate”

Nel rapporto pubblicato anche alcune raccomandazioni sull’imposizione dei limiti di velocità in caso di bandiera gialla e sull’orario di inizio delle gare fissato non meno di quattro ore prima del tramonto. Clausole che potrebbero portare alla revisione dei calendari per evitare le gare in stagioni di pioggia a determinate latitudini. “Stiamo lavorando a stretto contatto con la FIA per assicurare che queste raccomandazioni siano pienamente attuate” conclude Wurz.