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FCA, Nhtsa annuncia provvedimenti per ritardi nella gestione dei richiami

L’agenzia governativa statunitense per la sicurezza dei trasporti prenderà provvedimenti al più presto, forse entro questo mese, per la cattiva gestione dei richiami dei vecchi modelli Jeep.
A cura di Valeria Aiello
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FCA potrebbe essere multata o subire altre pensanti sanzioni da parte della National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l’agenzia governativa statunitense per la sicurezza nel campo dei trasporti, per i ritardi nella gestione dei richiami Usa dei vecchi modelli Jeep. Lo ha annunciato Mark Rosekind, responsabile dell’agenzia, dopo l’audizione pubblica del 2 luglio, anticipando che verranno presi provvedimenti al più presto, forse entro la fine di questo mese, dopo la chiusura del fascicolo, prevista per il 17 luglio, e comunque prima del 7 settembre. Le misure potrebbero consistere in sanzioni pecuniarie o l’obbligo per FCA di riacquistare o sostituire i veicoli oggetto delle 23 azioni di richiamo emanate dal 2013 e che riguardano 11 milioni di veicoli. Non è escluso che il caso Fiat Chrysler possa passare al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per un’indagine penale.

Fiat Chrysler è finita nel mirino dell’agenzia governativa in primo luogo per non aver informato correttamente e nei tempi stabiliti l’ente di sorveglianza. “Le informazioni che FCA fornisce – o in alcuni casi, omesse, ostacolano la nostra capacità di portare avanti le nostre responsabilità di supervisione” ha spiegato Jennifer Timian, direttrice dell’ufficio Nhtsa per le indagini sui difetti. Il secondo nodo, invece, è legato ai ritardi nelle operazioni di produzione e fornitura delle parti sostitutive dei ceicoli oggetto del richiamo. “Il Costruttore impiega molto tempo per produrre i pezzi sostitutivi, i dealer hanno difficoltà nel riceverli e effettuare le riparazioni”.

Tra i richiami, quello che coinvolge i modelli Jeep Liberty e Grand Cherokee, riguarda un milione e mezzo di veicoli il cui intervento ha interessato fino ad ora 320mila unità, pari a un quinto dei veicoli oggetto del richiamo. FCA ha replicato, ammettendo che la vicenda dei richiamo “avrebbe potuto essere gestita in maniera migliore”. Tuttavia, sottolinea Scott Kunselman, responsabile sicurezza e regulatory compliance Fca, dal settembre 2014 il reparto ha subito una completa riorganizzazione in seguito alle profonde critiche interne legate alla vicenda dei richiami.

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