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Fca pronta a dire addio ai diesel entro il 2022?

Secondo il Financial Times la decisione dovrebbe essere annunciata nel corso della presentazione del piano industriale prevista il 1° giugno.
A cura di Valeria Aiello
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L'amministratore delegato Fca, Sergio Marchionne
L'amministratore delegato Fca, Sergio Marchionne

Fiat Chrysler Automobiles potrebbe dire addio ai diesel sulle sue auto passeggeri entro il 2022. Lo rivela il Financial Times, spiegando che la decisione dovrebbe essere annunciata nel corso della presentazione del piano industriale che Sergio Marchionne illustrerà a Balocco il prossimo 1° giugno. La scelta, sottolinea il quotidiano britannico, arriva in seguito al crollo della domanda e all’aumento dei costi per allineare la tecnologia agli standard sulle emissioni.

Fca pronta a dire addio ai diesel entro il 2022?

Se le indiscrezioni saranno confermate, Fca sarebbe l’ultima casa automobilistica ad annunciare pubblicamente il disimpegno dal diesel dopo che Toyota lo scorso anno ha annunciato che non lancerà più nessun altro modello diesel e più recentemente Porsche si è schierata contro i motori a gasolio sulla sua linea. Lo scandalo dieselgate che ha travolto Volkswagen e l’industria automobilistica ha fatto frenare le vendite di diesel in Europa dell’8% nell’ultimo anno e, secondo stime del settore, i costi per lo sviluppo di motori diesel conformi alle normative europee subiranno un aumento del 20% rispetto al passato, rendendo le auto a gasolio economicamente meno convenienti. Sempre secondo il quotidiano londinese, la decisione di Fca riguarderà tutti i marchi, da Jeep a Ram, Dodge e Chrysler, Maserati, Alfa Romeo e Fiat.  La casa automobilistica avrebbe comunque intenzione di mantenere la produzione dei diesel per quanto riguarda i veicoli commerciali. In ogni caso, il piano che l’ad di Fca sta preparando insieme ai suoi più stretti collaboratori, continuerà nelle  mani del nuovo manager, visto che l’impegno di Marchionne si concluderà operativamente il 31 dicembre, cui seguirà l’approvazione dell’ultimo bilancio a sua firma della primavera del 2019.

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