Fenomeno Verstappen, ma la Ferrari ha perso una grande occasione
La sorte, che in questo caso ha dei nomi e cognomi molto precisi (Nico Rsberg e Lewis Hamilton), ha offerto alla Ferrari una grandissima opportunità e cioè quella di vincere il Gran Premio di Spagna. Ma la Ferrari sbagliando strategia non è riuscita a cogliere l’opportunità e a Barcellona a diciotto anni Max Verstappen ha vinto la prima gara della sua carriera. L’olandese è un fenomeno ed è diventato il più giovane pilota di sempre a vincere nella storia della Formula 1. Ma la Ferrari, nonostante porti sul podio Raikkonen e Vettel, non può essere soddisfatta. Perché un’opportunità come questa forse alla scuderia di Maranello quest’anno non si ripresenterà mai più quest’anno. La Ferrari conquista trentatré punti, è il miglior risultato del 2016, ma è più l’ammarezza che la gioia.
Strategia sbagliata – Dopo il botto tra i piloti Mercedes, che di sicuro avrà grossi strascichi all’interno del team campione del mondo, è iniziata una gara diversa con Ricciardo e Verstappen, i ragazzi terribili della Red Bull, davanti a Vettel e Raikkonen che hanno dovuto sempre inseguire. Gli strateghi dei due team hanno iniziato subito una lunga partita a scacchi. Ricciardo voleva vincere, e voleva approfittare delle problematiche Mercedes come già accaduto tre volte nel 2014, e dà leader della squadra si è ferma subito ai box e fa capire che si sarebbe fermato ai box in tre occasioni. Vettel lo imita e a metà gara prova l’undercut su Verstappen, che però non si ferma. Kimi imita il giovane pilota della Red Bull lo insegue e decide di fermarsi una volta in meno di ‘Mr. Smiley’ Ricciardo e Vettel, che praticamente restano fregati. Perché un pit stop costa una ventina di secondi e dunque per le due prime guide il finale è di rincorsa. Raikkonen bracca il diciottenne Verstappen, il nuovo enfant prodige della Formula 1, che riesce a resistere al finlandese, che attacca ma non osa. Mentre Ricciardo è nettamente più veloce di Vettel, ma non riesce a superarlo. Kimi sta sempre dietro a Max Verstappen ma non gli fa nemmeno il solletico, perché gli manca la zampata. E questo è un problema storico per il pilota campione del mondo 2007 a cui sembra mancare la cattiveria e un pizzico di coraggio.
Remake di Abu Dhabi 2010 – La posta in palio non era la stessa. Ma la Red Bull ha beffato la Ferrari allo stesso modo in cui ha vinto il mondiale nel 2010 ad Abu Dhabi, quando fu sacrificato Webber per far vincere Vettel, a scapito di Alonso. Questa volta nella ‘trappola Red Bull’ è finito proprio Vettel che pensava di beffare Ricciardo e Verstappen e invece ha chiuso la gara al terzo posto anche alle spalle del compagno di squadra, che è secondo nel mondiale piloti.