Ferrari alla riscossa, Vettel e Raikkonen a caccia della prima vittoria in Messico
Un tabù da sfatare per continuare a credere in un mondiale difficile, ma non impossibile: la Ferrari, dopo la vittoria di Kimi Raikkonen negli Stati Uniti, è pronta a scendere di nuovo in pista per lanciare l'assalto al campionato costruttori. Dato ormai per perso quello piloti, dove Sebastian Vettel accusa 70 punti di ritardo dal leader Lewis Hamilton, al quale basterà un 7° posto per confermarsi campione del mondo, il Cavallino è concentrato sul mondiale dedicato alle scuderie dove deve recuperare 66 punti alla Mercedes.
Nessuno dei due piloti Ferrari ha mai vinto in Messico
Per farlo servirà il massimo da entrambi i piloti; il Gran Premio del Messico però, da questo punto di vista, non sembra dare troppe garanzie. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, infatti, non sono mai riusciti a salire sul gradino più alto del podio nella gara messicana. Ad esserci andato più vicino è stato il finlandese che ha almeno conquistato un podio mentre il tedesco non è riuscito a fare meglio della pole position dell'anno scorso, vanificata poi dal contatto al via con Lewis Hamilton. Si ritroveranno ancora uno di fronte all'altro con l'inglese che vincendo affiancherebbe Prost, Mansell e Clark in testa a quota due successi, ma soprattutto festeggerebbe nel migliore dei modi un titolo che ormai solo la matematica tiene aperto.
Un successo per tenere aperto il mondiale costruttori
Servirà una vittoria alla Ferrari per sperare di tenere aperto il discorso iridato nel campionato costruttori: c'è un record da salvare – quello dei cinque mondiali consecutivi vinti detenuto proprio dalla casa di Maranello- impedendo alle Frecce d'argento di salire ancora una volta sul tetto del mondo. La tradizione della Rossa sul tracciato messicano non è delle più favorevoli visto che, in 18 edizioni disputate, sono arrivati solamente due successi; il primo è datato 1970 e porta la firma di Jacky Ickx mentre il secondo è merito di Alain Prost che nel 1990 portò il Cavallino davanti a tutti. Un successo certificherebbe la rinascita della scuderia di Maranello, ma soprattutto permetterebbe alla Ferrari di diventare la più vincente in Messico – seppur a pari merito con Lotus, McLaren e Williams – tenendo aperto il discorso relativo al titolo costruttori.