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Ferrari, con l’uscita di Marchionne rinnovo più vicino per Raikkonen?

L’abbandono dell’ormai ex presidente, dovuto al peggioramento delle sue condizioni di salute, e il cambio al vertice potrebbe “congelare” lo sbarco di Leclerc a Maranello voluto dallo stesso Marchionne garantendo così al pilota finlandese il rinnovo per un’altra stagione con la scuderia italiana.
A cura di Matteo Vana
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Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel - LaPresse
Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel – LaPresse

Il cambio al vertice della Ferrari, dovuto al peggioramento delle condizioni dell'ormai ex presidente Sergio Marchionne, potrebbe cambiare gli scenari futuri del Cavallino. L'entrata di John Elkann nel ruolo che fu del manager italo-canadese e l'arrivo di Louis Carey Camilleri a ricoprire la carica di amministratore delegato, infatti, fanno sì che le strategie del Cavallino per la prossima stagione, passino quantomeno al vaglio delle nuove figure.

Raikkonen in Ferrari anche nel 2019?

Uno scenario di incertezza quello che si respira a Maranello dove la scuderia è concentrata soprattutto sul grande obiettivo stagionale, quello di riportare a casa un titolo che manca ormai da 10 anni, e i vertici sono a lavoro per definire gli scenari futuri. Il primo nodo da sciogliere è quello relativo al rinnovo di Kimi Raikkonen: il pilota finlandese vedrà il suo contratto esaurirsi a fine stagione e l'avvicendamento con il giovane Leclerc, attualmente in forza all'Alfa Romeo Sauber e pallino dell'ex presidente, sembrava quasi cosa fatta proprio per volere dello stesso Marchionne. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, però, il campione del mondo 2007 potrebbe riuscire a convincere i nuovi vertici congelando così lo sbarco del monegasco che sarebbe rimandato, eventualmente, al 2020.

Charles Leclerc e Kimi Raikkonen - LaPresse
Charles Leclerc e Kimi Raikkonen – LaPresse

Gli scenari futuri per il Cavallino

Forte anche dell'appoggio del compagno di squadra Sebastian Vettel, che non ha mai nascosto di trovarsi bene con il finlandese, Raikkonen potrebbe quindi proseguire la sua avventura con il Cavallino rimandando l'addio di un'altra stagione. Il cambio al vertice, però, se potrebbe cambiare gli equilibri per quanto riguarda i piloti, non sembra destinato ad intaccare altri ruoli: il team principal Maurizio Arrivabene adesso risponderà del suo operato a Louis Camilleri, nuovo ad del gruppo, con il quale ha una lunga conoscenza per il percorso comune in Philip Morris e la sua posizione appare rafforzata mentre Mattia Binotto, direttore tecnico che ha preso il posto di James Allison nel 2016, potrebbe essere leggermente indebolito anche se i risultati ottenuti dalla Rossa sono sotto gli occhi di tutti e un avvicendamento in quel ruolo, al momento, appare decisamente. Il futuro della Ferrari dovrebbe essere nel segno della continuità; squadra che vince difficilmente si cambia, soprattutto se a fine anno dovesse arrivare il tanto sognato titolo mondiale.

Sebastian Vettel insieme a Maurizio Arrivabene - LaPresse
Sebastian Vettel insieme a Maurizio Arrivabene – LaPresse
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