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Ferrari, il figlio di Montoya è pronto ad entrare nella Driver Academy del Cavallino

Il giovane Sebastian, figlio del colombiano, entrerà a far parte del programma giovani della Rossa e sarà impegnato nelle fila dellaTony Kart, squadra con cui sarà presente nella categoria OKJ della serie europea.
A cura di Matteo Vana
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Juan Pablo Montoya insieme al figlio Sebastian - Foto Instagram
Juan Pablo Montoya insieme al figlio Sebastian – Foto Instagram

Sebastian Vettel e Lewis Hamilton saranno i due piloti che si giocheranno il mondiale nella stagione 2018, ma Mercedes e Ferrari stanno programmando non solo l'imminente anno sportivo che sta per iniziare, ma anche il futuro a lunghissima scadenza puntando sui giovanissimi più interessanti del panorama mondiale; un duello, quello tra le Frecce d'argento e la Rossa che prosegue non solo in pista, ma anche a colpi di giovani talenti.

Montoya correrà in Tony Kart nella OKJ

Dopo che Toto Wolff aveva annunciato l'intenzione della scuderia di Brackley di voler supportare un giovane pilota italiano di 12 anni – che quasi certamente risponde al nome di Andrea Kimi Antonelli – è arrivata la risposta della Ferrari che, come riportato da Autosport, per la sua Driver Academy ha scelto Sebastian Montoya, figlio del colombiano che in pista diede vita a entusiasmanti duelli con Michael Schumacher prima di abbandonare la Formula 1 nel 2006 per dedicarsi alle corse americane. Il primogenito dell'ex pilota McLaren, che ha mosso i primi passi nel karting messicano prima di approdare in Europa, si trasferirà in Italia dopo l’ingresso nelle fila della Tony Kart, squadra con cui sarà presente nella categoria OKJ della serie europea.

Un altro figlio d'arte a Maranello

Sebastian Montoya, quindi, avrà il supporto della Ferrari Driver Academy per quanto riguarda la dieta, l'allenamento, la preparazione fisica, quella psicologica e la gestione dei media; un investimento, quello dei tecnici del Cavallino a lunghissima scadenza visto che il giovane colombiano ha appena 12 anni. Farlo crescere senza fretta e sperare che abbia ereditato il talento dal padre, capace di vincere 6 Gran Premi in Formula 1 e di chiudere il mondiale in terza posizione per due volte. Ancora uan volta, dunque, la Ferrari dimostra di guardare con particolare attenzione ai figli d'arte: dopo Giuliano Alesi ed Enzo Fittipaldi, stavolta tocca a Montoya Jr vestirsi di rosso: buon sangue non mente recita un vecchio adagio che, a Maranello, sembrano conoscere alle perfezione.

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