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Ferrari, la nuova Rossa il 22 febbraio. Marchionne: “Pronti a un campionato alternativo”

Il numero uno della Rossa, in occasione del pranzo di Natale, ha toccato diversi temi: “Se Liberty Media crede che stiamo bluffando scherza con il fuoco”. Poi sul futuro: “Saremo competitivi per il titolo anche nel 2018. Il dopo Raikkonen? Sarà un giovane” ha ammesso.
A cura di Matteo Vana
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Sergio Marchionne - Getty Images
Sergio Marchionne – Getty Images

La Ferrari è pronta a salutare un anno dal sapore agrodolce: la Rossa è tornata competitiva dopo una stagione da dimenticare, ma questo non è bastato per battere la Mercedes, capace ancora una volta di portare a casa entrambi i titoli. Qualche errore, un po' di sfortuna e la mancanza di affidabilità hanno condannato il Cavallino che, però, nel 2018 è pronto a tornare a ruggire.

Il 2018 per il riscatto

L'occasione per tracciare un bilancio è stata il consueto pranzo di Natale della scuderia italiana al quale erano presenti il presidente Sergio Marchionne, Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto: proprio il numero uno della Rossa ha detto la sua prima di tutto sul 2017 e sul rendimento dei piloti. "Considerando da dove siamo partiti nel 2016, abbiamo fatto passi da gigante. Ma la seconda parte di stagione è stata imbarazzante è spiacevole con le gare asiatiche che sono state un calvario. Escludendo quelle, Vettel avrebbe vinto il Mondiale; in certi momenti sembra davvero un meridionale, ma è un ragazzo che studia molto se stesso e credo abbia imparato. Nel 2018 non vedremo più la sua parte meridionale. D'ora in poi, con una macchina competitiva, la responsabilità è sua. Raikkonen? A volte è un piacere vederlo guidare, altre non si riconosce. Dobbiamo trovare la vite giusta per farlo rendere al meglio. Sarebbe un peccato se chiudesse la carriera l’anno prossimo senza dimostrarlo. Il dopo Kimi sarà un giovane. Ci sono grandi talenti in giro come Leclerc, Verstappen, Giovinazzi" sono state le sue parole.

Sergio Marchionne e Sebastian Vettel - Getty Images
Sergio Marchionne e Sebastian Vettel – Getty Images

La nuova vettura sarà presentata il 22 febbraio 2018

Una stagione, quella appena conclusa, che ha lasciato l'amaro in bocca al Cavallino, pronto a riscattarsi nel 2018. La presentazione della nuova vettura avverrà il prossimo 22 febbraio; a differenza dello scorso anno però la monoposto non scenderà in pista a Fiorano lo stesso giorno, ma la domenica successiva a Barcellona per il "Filming day", il test privato a uso degli sponsor consentito dal regolamento Fia. Nonostante questo cambio di programma il numero uno della Rossa è sicuro di lottare per il mondiale.

Non ho alcun dubbio che saremo competitivi per il titolo anche nel 2018. Quest’anno abbiamo avuto problemi al banco con l’ultimo sviluppo della power unit e il progetto non è mai andato in pista. Potevamo fare molto di più e questo ha portato anche a dei cambiamenti nella struttura tecnica. Sassi poteva tornare nell’area Gt, ma ormai era troppo attratto dalla F1, e forse lo vedremo altrove. Ma, come è successo per l’aerodinamica, anche in questo settore saranno liberate forze nuove – ha proseguito -. La Mercedes? Fino a metà stagione sono stati quasi sprovveduti, poi, dopo l’estate, sono tornati infallibili come in passato. Un fastidio. Ma possiamo sistemare i conti nel 2018.

Guerra aperta con Liberty Media

A tenere banco, ancora una volta, è il botta e risposta con Liberty Media. I nuovi proprietari della Formula 1 vogliono cambiare il volto del circus, ma la maggior parte dei team costruttori, tra i quali soprattutto la Ferrari, non sembra essere d'accordo con le linee guida tracciate dalla nuova proprietà. Un braccio di ferro che sembra lontano dalla conclusione e che ha portato il presidente Marchionne a minacciare l'addio della Rossa. Un abbandono che è stato ribadito anche in occasione del pranzo di Natale. "Se credono che stiamo bluffando, scherzano con il fuoco. Nel rinnovo del contratto con Liberty c’è la possibilità di svincolarsi e credo che la Ferrari abbia la forza per trascinare anche altri in un campionato alternativo. La cosa che mi da più fastidio è che li ci sia un uomo d’esperienza come Ross Brawn che sta cercando strade contro il Dna della F1. Fare auto tutte uguali e motori semplici ed economici è come la Nascar, a noi non interessa. Dobbiamo trovare un equilibrio sulle decisioni per il futuro che soddisfino tutti e credo che faremo in tempo. Altrimenti la Ferrari andrà via" ha ribadito. Chi, invece, è tornata in Formula 1 per rimanerci è l'Alfa Romeo che l'anno prossimo sarà title sponsor della Sauber: "Per ora partiamo così, ma in futuro c’è la possibilità che contribuisca anche per la parte tecnica, in Alfa ci sono le competenze. Poi, nella mia testa c’e anche l’impegno in F1 della Maserati, ma non adesso. Il gruppo Fca inoltre sarà presente in qualche modo anche in Formula E" ha concluso.

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