Ferrari, Marchionne “Se il 2017 andrà male, ne risponderò io” Giovinazzi terzo pilota
Mancava solo l’ufficialità che è arrivata in occasione del consueto incontro di Natale a Maranello direttamente da Sergio Marchionne. Antonio Giovinazzi, vice campione del mondo GP2 2016, è il terzo pilota ufficiale della Ferrari. Il 23enne di Martina Franca, il lunedì successivo del Gp d’Italia a Monza, era stato ospite a Maranello per un test al simulatore e tornerà a provare la monoposto a gennaio, in vista dei test di Barcellona con la nuova vettura, la cui presentazione è fissata per il 24 febbraio. Il 23enne di Martina Franca affiancherà Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen come terza guida e avrà un contratto con la Ferrari e non con la Driver Academy. “Lo abbiamo preso perché è un ottimo pilota e la Ferrari ha bisogno di giovani pronti ad entrare – ha detto Marchionne – fa anche molto piacere che sia un italiano. Non lo prendiamo per emulare l’esempio di Verstappen, che è un caso unico – puntualizza, prendendosi una buona fetta delle responsabilità per la stagione conclusa: “A chi mi chiede perché siamo andati male rispondo che è stata tutta colpa mia. Nel 2016 abbiamo fatto una figuraccia dicendo che eravamo al livello della Mercedes. Il problema del 2016 è stato che non abbiamo migliorato mentre gli altri lo hanno fatto. Adesso aspettiamo il 2017. Sono certo che i risultati arriveranno, altrimenti ne risponderò io e potrete criticarmi”.

Seb e Kimi per il 2018? "Non ne abbiamo ancora parlato"
“Per quanto riguarda i titolari non abbiamo ancora affrontato il problema con loro – aggiunge Marchionne – Ho visto il miglior Raikkonen di sempre, ma non so se vorrà andare oltre il 2017. Del rinnovo di Vettel è presto per parlare perché prima deve trovarsi bene con la macchina dell'anno prossimo. Noi dobbiamo dargli auto competitiva, lui deve guidare sereno. Siamo intervenuti in ogni area della vettura, soprattutto sull'aerodinamica – sottolinea – Con Mattia Binotto dall'estate la situazione è cambiata. Non ho rimpianti” spiega, riferendosi all’addio dell’ex direttore tecnico, James Allison. “Lo scorso anno il livello di trasparenza nella Scuderia era molto diverso per una diversa gestione gerarchica che bloccava il flusso delle informazioni” precisa sul vecchio corso. Infine, sulla mormorata introduzione da parte di Liberty Media del budget cap per i team, ritiene che “limitare le spese” sia un “principio nobile ma utopistico” in F1, specie contro Mercedes e Renault. Liberty? “Li conosco, capiscono il business in modo diverso da Ecclestone, che rispetto per quello che ha fatto, ma c’era bisogno di cambiare. Le cose andranno meglio, ci sarà più collaborazione con in team”. Alfa Romeo in F1? “Mi piacerebbe, ho chiesto a Binotto e Arrivabene di studiare il progetto, sarebbe utile per il posizionamento del marchio sul mercato. Prima però occorre che Alfa Romeo inizi a fare cassa con Giulia e Stelvio ma la volontà c’è”.