Ferrari, Montezemolo disponibile per altri 3 anni
Luca Cordero di Montezemolo non lascia, anzi rilancia. Dopo le notizie di un suo possibile addio alla Ferrari già in questo fine settimana a Monza, il presidente ha definito la questione "un polverone". A marzo il presidente della Ferrari ha dato la disponibilità agli azionisti per restare al vertice del Cavallino Rampante per altri tre anni e, dal paddock del Gran Premio d'Italia, ha dichiarato di non avere intenzione di lasciare: "Mi fa piacere essere qui a Monza: è un weekend straordinario, qui ho vinto il primo titolo come d.s. Ferrari con Lauda e con Michael Schumacher, cui mando un abbraccio più che affettuoso. Le voci su di me? Ho visto il polverone degli ultimi giorni, ma l'ho trovato eccessivo. Sono qui per lavorare, oggi, domani, i prossimi mesi. Stiamo preparando un grande evento Ferrari a Los Angeles a ottobre, per il Salone di Parigi ci sarà una ferrari nuovissima, poi ho dato la mia disponibilità a marzo agli azionisti per restare altri tre anni e questo è tutto. Stiamo lavorando a chiudere un anno che rappresenta un record storico per i risultati finanziari della Ferrari e con Mattiacci stiamo lavorando alla ricostruzione della squadra corse e qualche segnale, minimo e che non basta, lo vedo. Mando un caro saluto a Domenicali, cui dedico un grande abbraccio, che ha rappresentato tanto per la squadra e per me, e che ha pagato la dura legge dello sport. Se poi ci fossero novità sul mio conto, il primo a dirle sarò io". Montezemolo è arrivato in mattinata all'autodromo lombardo e ha seguito con molto interesse le prove della mattinata. Il presidente si è fermato a parlare anche del momento che sta vivendo la Formula 1: "La Formula 1 vive un momento delicato, noi siamo stati i primi a dirlo, e se c'è una squadra titolata che ha obbligo di parlare di F1 è la Ferrari perché siamo qui da sempre. Ho detto a Mattiacci di affrontare il tema dei regolamenti mettendo il tifoso al centro, recuperando gli appassionati e la ricerca: non puoi iniziare la stagione senza toccare più il motore, e non possiamo più vedere vuoti fra un Gran Premio e l' altro. Servono test, prove ed eventi per i giornalisti, gli sponsor, ma anche per i meccanici e per i giovani piloti e se qualcuno pensa che siano troppo cari non li faccia; se pensa bastino i simulatori ok, ma basta con una F.1 che ha un'appiattimento verso il basso. Come nel calcio: se non hai i soldi per fare la Champions, allora fai solo il campionato. Abbiamo poi bisogno che la F1 sia semplificata, che sia uno show più chiaro con regole che la gente capisca: è un altro tema da affrontare per il bene di questo sport".
Infine su Fernando Alonso, a sua volta al centro di voci di mercato, ha dichiarato: "È un altro tormentone. Fernando ha un contratto con noi fino al 2016 e vuole la stessa cosa che vogliamo tutti: una macchina più competitiva".