La FIA intensifica i controlli sulla pressione del carburante
La FIA ha intensificato i controlli sulla portata della benzina nei sistemi di alimentazione delle power unit. Dopo la gara della Cina erano stati cambiati i parametri di verifica per evitare che qualche motorista potesse far confluire per alcuni istanti una quantità di benzina maggiore ai 100 kg/h concessi dal regolamento di Formula 1 e per togliere tutti i dubbi è in atto una direttiva che permette di misurare la pressione del carburante in più punti: dalla tappa di Shangahi non c'è solo la verifica a monte del flow meter, come avveniva prima, ma anche a valle del sistema. Secondo quanto si dice all'interno del paddock Mercedes e Ferrari avrebbero sfruttato questa opportunità dall’inizio del campionato ma senza infrangere alcuna regola fino alla Cina. Questo tema è tornato d'attualità anche a Barcellona. Il quotidiano motorsport.com ha fatto sapere che durante la settimana appena conclusa si è tenuto un meeting dei direttori tecnici e dopo l'incontro la FIA avrebbe spedito una nota alle squadre parlando dei nuovi limiti nell’interpretazione della regola.
Charlie Whiting ieri ha inviato una comunicazione nella quale si specifica che adesso non sarà possibile differenziare la portata del carburante: "Con effetto immediato la pressione del carburante, nei sistemi di alta e bassa pressione, deve restare a un valore costante a superiore ai 90 kg / h. Non riteniamo necessario definire qui ciò che deve considerarsi costante, ma sarà più pratico discutere di eventuali con i team se dovessero sorgere delle difficoltà". La FIA ha fatto e farà un'attenta verifica sui sistemi di alimentazione delle monoposto e l'omologazione della classifica delle qualifiche molte ore dopo la conclusione fa sorgere il sospetto che ci sia stato qualche problema che ha fatto discutere i commissari.