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Fiat, Cda approva la fusione con Chrysler: nasce Fca

La fusione tra Fiat e Chrysler sta per diventare realtà. Parte la quotazione a Wall Street e a Piazza Affari.
A cura di Vito Lamorte
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In una nota il Lingotto ha annunciato di aver approvato il progetto "che disciplina la fusione per incorporazione di Fiat nella società sua controllata interamente posseduta Fiat Investments N.V. Tale società, costituita in Olanda, al completamento della fusione prenderà il nome di Fiat Chrysler Automobiles N.V. (Fca). Per effetto della fusione, Fca diventerà la società holding del gruppo". È stato quindi avviato il progetto di fusione "transfrontaliera" del consiglio di amministrazione di Fiat che permetterà di dar vita a Fiat Chrysler Automobiles e portare la sede legale del gruppo in Olanda. Al completamento della fusione, il gruppo prenderà il nome di Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA). Grazie alla legislazione olandese, i diritti di voto in assemblea peseranno il doppio per i soci definiti "storici" che prenderanno parte alla fusione come la Exor, holding di casa Agnelli, che detiene il 30,055% di Fiat. Questo diritto verrà esteso anche ai nuovi soci, che rimarranno azionisti di Fca per almeno tre anni e spiega il Lingotto che "il meccanismo di voto speciale è concepito per favorire una base di azionariato stabile e premiare l’investimento nel lungo periodo". Sembra strano, ma la notizia è stata diffusa qualche giorno dopo l'apertura di un'indagine su alcuni Stati membri da parte della Unione Europea sul regime fiscale concesso ad alcune aziende. L'Ue vuol vederci chiaro su come le grandi corporation pagano le tasse e, in questo caso, sotto la lente è finita Fiat Finance and Trade, la "tesoreria" del Lingotto.

Gli azionisti Fiat riceveranno un'azione ordinaria FCA per ciascuna azione ordinaria Fiat da essi detenuta e le azioni ordinarie FCA saranno quotate sul New York Stock Exchange (NYSE) e, probabilmente, sul Mercato Telematico Azionario (MTA) a Milano. Per effetto della fusione FCA diventerà la società holding del gruppo. Il via definitivo è atteso per il terzo trimestre 2014, quando un'assemblea straordinaria degli azionisti dovrà dare il proprio parere con l'operazione in dirittura d'arrivo entro fine anno.

Oltre al progetto di fusione, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di emettere "uno o più prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo fino a 4 miliardi di euro – o importo equivalente in altra divisa – da collocarsi presso investitori istituzionali". Questi bond andranno sul mercato entro la fine del 2015 e rimpiazzeranno i finanziamenti in scadenza da qui alla fine del prossimo anno.

Novità anche ai piani alti del Consiglio di Amministrazione (Cda) della Fiat: dopo che il presidente del Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo S.p.A., Gian Maria Gros Pietro, ha presentato le sue dimissioni dal Cda a partire dal 23 giugno è stato assunto Glenn Earle, partner di Goldman Sachs e chief operating officer di Goldman Sachs International.

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