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Fiat Freemont: la natura di confine della prima Chrysler – Fiat

Sarà presentata al Salone di Ginevra di quest’anno, la Fiat Freemont riempie un buco di produzione lasciato dalle Fiat Ulysse, Multipla e Croma.
A cura di Danilo Massa
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La crossover nata dalla sinergia con la Chrysler

Sarà il primo frutto dell'alleanza Chrysler – Fiat e, in quanto tale, non può che essere accolto da un po' di apprensione e da opinioni divergenti. In effetti la Fiat Freemont "rielabora" la Dodge Journey, auto che rientra ovviamente nel gruppo Chrysler e che è a sua volta una riproposizione in forme più rinnovata delle precedenti Chrysler Pacifica e dalla Dodge Avenger. Tuttavia quella attuta dalla Fiat sembra rispondere ad una strategia precisa, volta a sedurre un determinato settore di mercato, rilanciando una vettura il cui passato non può certo dirsi entusiasmante (appena 3.554 esemplari venduti in Europa tra il 2008 ed il 2010).

Insomma, per il Lingotto la Fiat Freemont ha un ruolo importantissimo, non solo perché rappresenta il simbolo di un matrimonio che sulle due sponde dell'Atlantico si spera sia fortunato, ma anche perché va coprire un buco di produzione della società italiana. Chiuso il ciclo di Ulysse, Multipla e Croma, la Fiat rischiava di presentarsi nel 2011 orfana di una monovolume che ne potesse prendere il posto. In attesa che nel 2012 dagli stabilimenti in Serbia escano i modelli della Fiat Lo, il segmento delle monovolume si dovrà affidare proprio alla Freemont.

Certo questa 7 posti non si può assimilare in tutto e per tutto a quel settore. Pur rispondendo ai requisiti di questo segmento per quanto riguarda le dimensioni (489x188x172 cm), la Fiat Freemont resta una 4×4. Né questa caratteristica può avvinarla più di tanto ai Suv, sia per le dimensioni che in questo caso sembrano eccessive e possono accostarla a poche auto del settore (come le Mercedes Viano, Mitsubishi Outlander, Qashqai+2 e Citroen C-Crosser), sia per l'assetto decisamente più cittadino (la crossover del Lingotto è più bassa).

La concorrenza naturale della Fiat Freemont sembra essere, dunque, quella delle monovolume e, in particolare, delle francesi Renault Espace e Citroen Grand C4 Picasso, della Volkswagen Sharan e della Ford Galaxy… strizzando l'occhio anche a chi desidera una crossover. Tra le nuove auto del 2011, ecco dunque la prima ad avere una doppia identità ed una natura di confine.

Natura di confine che è anche frutto di due esperienze diverse, che ritroviamo tra l'altro nello stesso Multijet 2.0 da 170 CV, primo motore Fiat inserito in una Chrysler destinata all'Europa. Per avere ulteriori dettagli, tra cui ovviamente il prezzo della Fiat Freemont, sarà necessario attendere ancora qualche giorno. Con la speranza che per la presentazione al Salone di Ginevra del 3 – 13 marzo 2011, si possano conoscere maggiori dettagli, tra cui gli euro necessari per accaparrarsela.

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