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Fiat vs sindacati, la “una tantum” che non piace al Lingotto

Trattativa sul filo di rottura per il mancato accordo sulla cifra da erogare agli oltre 80mila dipendenti.
A cura di Redazione Motori
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Il confronto tra Fiat, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazioni Quadri giunge a un nuovo punto di stallo: il rinnovo del contratto collettivo che interessa circa 85mila lavoratori impegnati negli stabilimenti italiani di Fiat Chrysler e Cnhi Industrial subisce una nuova battuta di arresto per il mancato accordo sulla cifra dell’una tantum per il 2014 proposta dai sindacati. Una richiesta di 390 euro in media da erogare ai lavoratori che la delegazione Fiat ha definito “irricevibile” per l’azienda.

Rottura o fase decisiva? Il nodo dell’una tantum verrà affrontato martedì prossimo ma, a quando afferma Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim, non ci sarà un ulteriore negoziato. La richiesta di 390 euro da corrispondere a tutti i dipendenti del gruppo, cassintegrati compresi, significherebbe una media di 28 euro lordi mensili a lavoratore che si andrebbero a sommare ai 40 euro di una tantum ottenuti nel 2013, per un aumento totale di circa 68 euro lordi al mese. Una cifra comunque ancora lontana dai 130 euro lordi mensili che la Federmeccanica ha concesso ai dipendenti delle aziende che, a differenza del gruppo Fiat, sono rimaste in Confindustria.

Posizioni (in)avvicinabili. Secondo alcune indiscrezioni, il Lingotto avrebbe controproposto una cifra inferiore ai 300 euro. Una somma che i sindacati definiscono insufficiente. “Le parti devono ora considerare se le due posizioni sono avvicinabili”, ha detto Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm, sottolineando che anche il sindacato è pronto a fare la sua parte. “È stata l'azienda a chiedere una pausa di riflessione” rincarano Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri. “Si tratta di un atto reciproco di responsabilità che per ora ha evitato la rottura”. Prima di martedì non ci saranno comunque altri confronti sull’una tantum mentre, per quanto riguarda la parte normativa del contratto, non dovrebbero sorgere altri problemi sui testi definitivi che dopo le osservazioni sindacali, saranno presentati dall’azienda molto probabilmente nella stessa giornata di martedì.

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