Force India e Haas irregolari, Ocon e Magnussen squalificati dal GP degli Stati Uniti
Il Gran Premio degli Stati Uniti non finisce con la bandiera a scacchi: la gara che riportato Kimi Raikkonen sul gradino più alto del podio dopo un digiuno lungo 5 anni, infatti, ha visto rivoluzionato il proprio ordine dopo la decisione dei commissari di squalificare Esteban Ocon e Kevin Magnussen per delle irregolarità rilevate sulle loro vetture dai commissari al termine della corsa. Entrambi i piloti, infatti, sono stati estromessi dalla classifica finale a causa di due differenti problemi che hanno riguardato il carburante.
Per entrambi irregolarità legate al carburante
Sulla Force India del francese i commissari di gara, nelle consuete verifiche di fine corsa, hanno rilevato un superamento del limite istantaneo del flusso di carburante nel corso del primo giro della gara di Austin. Una volta giunto al traguardo la FIA ha ufficializzato che la sua Force India aveva infranto le regole in merito ai consumi: i dati della telemetria avevano indicato che sul motore di Ocon era stato superato la portata del carburante di 100 kg/h che è regolato da un flussometro. Diversa, invece, l'irregolarità rilevata sulla Haas del danese che ha superato il vincolo di consumo dei 105 kg fra il via della gara e la bandiera a scacchi vedendosi così tolto il 9° posto ottenuto proprio dietro alle spalle di Ocon. I due, quindi, sono stati estromessi dalla gara rivoluzionando così l'ordine di arrivo. A beneficiare del provvedimento messo in atto dalla direzione gara sono quindi Sergio Perez, che sale all'8° posto dietro le due Renault, mentre entrano in zona punti Brendon Hartley – partito dal fondo dello schieramento – e lo svedese dell'Alfa Romeo Sauber Marcus Ericsson, con il neozelandese della Toro Rosso al suo miglior piazzamento in F1.