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Formula 1, continuano le polemiche sull’illegalità delle sospensioni FRIC

Si è aperta una vera e propria battaglia per quanto riguarda il FRIC. Niki Lauda ha minimizzato l’effetto che verrà prodotto dalla rimozione del FRIC su quelle che saranno le prestazioni della Mercedes a partire dal Gran Premio di Germania.
A cura di Vito Lamorte
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Ormai è un turbinio di polemiche. Ognuno vuole dire la propria sulla possibile irregolarità del sistema FRIC. La sigla sta per Front and Rear Interconnections System, ovvero un sistema che collega fra loro i quattro "angoli" della monoposto e relative sospensioni. Si tratta di un dispositivo idropneumatico totalmente passivo, non c'è controllo elettronico: somiglia al principio del materasso ad acqua. Il FRIC è utilizzato da tutti i team. Lo ha iniziato a collaudare la Mercedese circa tre anni fa e adesso lo montano anche le vetture delle scuderie più piccole ma è abbastanza evidente che le Frecce d’argento abbiano fatto dei passi avanti nello sviluppo di questo sistema. Infatti, se si analizzano le gare che sono state disputate finora balza subito all'occhio che le due Mercedes W05 non sono andate fortissimo solo nelle piste "di motore" anzi, su tracciati come quelli di Barcellona e di Silverstone, dove contano telaio e aerodinamica, hanno disintegrato la concorrenza distacchi pesantissimi. Se la FIA stabilirà che il FRIC non è legale sarà perché influenza anche l'inclinazione delle ali. La FIA sta sondando il terreno tra le scuderie per poter mettere da parte questo tipo di sistema, ma, allo stesso tempo, è pronta a lasciare tutto com'è fino al 2015, quando sarà comunque messo fuori regolamento.

Molti pensano che con la scomparsa della FRIC porterà non pochi problemi alla Mercedes, ma Lauda non si dice preoccupato e insiste: "Non cambierà molto le cose. Ma, allo stesso tempo c’è da chiedersi perché un sistema vience considerato legale per un anno e poi viene vietato".

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