Formula 1, le 5 cose da ricordare della stagione 2018
Il 2018 sta per concludersi e da sempre la fine dell'anno rappresenta il momento migliore per riavvolgere il nastro rivivendo le gesta che hanno fatto emozionare: un discorso che vale anche per la Formula 1. Il mondiale vinto da Lewis Hamilton – il quinto della carriera come Juan Manuel Fangio – è solo la punta dell'iceberg di una stagione che ha riservato colpi di scena e grandi emozioni; dal ritorno alla vittoria di Kimi Raikkonen dopo un digiuno durato 5 anni all'exploit dell'Alfa Romeo Sauber, ecco le migliori.
Il record di Lewis Hamilton
Un dominio assoluto quello di Lewis Hamilton, capace di portare a casa ben 11 vittorie – su 21 GP disputati – e il quinto titolo di una carriera che ha già assunto le proporzioni della leggenda. Il britannico, però, non si è limitato a vincere, ma ha voluto stabilire anche un altro record, ossia quello dei punti fatti: il pilota della Mercedes ha chiuso la stagione con 408 punti, un primato assoluto visto che nessuno prima di lui aveva sforato la soglia dei 400. L'ennesimo record di una carriera che non è ancora terminata: almeno fino al 2020 Hamilton sarà in pista e di questo passo non è escluso che l'inglese riesca a raggiungere anche i sette titoli di Sua Maestà Michael Schumacher.
Il ritorno alla vittoria di Raikkonen
Cinque anni di digiuno, dall'Australia 2013 al Gran Premio degli Stati Uniti 2018, poi il ritorno alla vittoria: quella appena conclusa è una stagione che Kimi Raikkonen difficilmente dimenticherà. Il pilota della Rossa, che nel 2019 lascerà la Ferrari per accasarsi all'Alfa Romeo Sauber, ha vissuto un anno decisamente particolare e che ha toccato l'apice proprio ad Austin; nello stesso giorno in cui si era laureato campione del mondo nel 2007, infatti, è arrivata la vittoria in Texas che gli ha permesso anche di diventare il finlandese più vincente nella storia della F1 superando Mika Hakkinen.
Il team radio di Alonso
Il 2018 ha rappresentato anche l'ultima stagione – salvo ripensamenti – di Fernando Alonso in Formula 1. Un personaggio carismatico lo spagnolo, famoso per il suo carattere esuberante e per la schiettezza che, nelle ultime stagioni, gli ingegneri McLaren hanno imparato a conoscere ricevendo spesso critiche per le prestazioni della monoposto. Anche quest'anno, nonostante qualche miglioramento, l'ex Ferrari non ha risparmiato frecciatine via radio come quella dell'Hungaroring in una sessione di qualifica decisamente caotica. Dopo essere riuscito a portare la sua vettura in undicesima posizione nel Q2, ecco che l'ingegnere via radio chiede un parere ad Alonso sulla possibilità di migliorare la propria posizione, magari montando gomme nuove. Lapidaria la risposta dello spagnolo che entra di diritto nei team radio più famosi della storia: "Non credo che sia possibile migliorare la posizione neanche se su questa monoposto montate un razzo" le sue parole.
La rinascita dell'Alfa Romeo Sauber
Era il 29 novembre 2017 quando la Sauber annunciava la partnership con l'Alfa Romeo: un anno dopo i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il rientro del Biscione in Formula 1, seppur solo come title sponsor, 1 è stato un vero e proprio successo portando la scuderia elvetica ad ottenere il miglior risultato dal 2013 ad oggi: merito di Marcus Ericsson e soprattutto di Charles Leclerc, giovane monegasco che l'anno prossimo correrà con la scuderia di Maranello cercando di aiutare la Rossa a conquistare il titolo. Una stagione trionfale, chiusa al nono posto davanti a Toro Rosso e Williams, che servirà per ripartire di slancio anche nel 2019.
La miglior stagione in F1 di Verstappen
Cinque podi nelle ultime 5 gare della stagione, il 2018 di Max Verstappen è stato l'anno della consacrazione per l'olandese che ha dimostrato, dopo l'incidente di Monaco, di aver acquisito la maturità giusta per lottare con i grandi. Quarto in classifica con 249 punti, il pilota della Red Bull ha stabilito il suo record nella massima serie del motorsport; nonostante abbia perso l'occasione di diventare il più giovane poleman nella storia della Formula 1, l'olandese può ritenersi decisamente soddisfatto dei risultati raggiunti nel 2018. Spazzate via le critiche per la sua eccessiva irruenza in pista, Verstappen ha confermato i progressi candidandosi a un ruolo da protagonista anche nel 2019: sarà la pista a dire se è già pronto per il titolo, ma la stoffa senza dubbio non gli manca.