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Formula 1, le ombrelline si difendono: “Non siamo solo bella presenza”

La scozzese Carolyn Mooney è scesa in campo per ribadire l’importanza delle ragazze sulla griglia di partenza: “Essere un’ombrellina è molto più che indossare pantaloncini, il nostro compito è far sentire le persone parte della squadra” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Nella Formula 1 del futuro potrebbe non esserci posto per le ombrelline: le ragazze che, da quando sono nate le corse sportive, hanno animato la griglia di partenza con la loro presenza rischiano di scomparire. I nuovi proprietari di Liberty Media, infatti, stanno valutando se continuare ad ospitarle o meno prima dello start; in molti si sono espressi in loro favore, ma questo non sembra aver smosso alcunché visto che una decisione ufficiale non è ancora stata presa.

Le Grid girls prima di un Gran Premio - Getty images
Le Grid girls prima di un Gran Premio – Getty images

Quello relativo alle cosiddette "grid girls" non è certo uno dei problemi fondamentali della Formula 1, alle prese con la minaccia di abbandono dei grandi costruttori – con la Ferrari in pole position – e con la ricerca di maggiore azione in pista, ma nel frattempo sono le stesse ombrelline a difendere la propria posizione; una di loro, infatti, la scozzese Carolyn Mooney, è scesa in campo per ribadire l'importanza delle ragazze sulla griglia di partenza.

Una grid girl come noi non è lì solo per fare bella presenza e apparire nelle foto da parte dei paparazzi. Interagisce con il pubblico, le più brave parlano anche delle gare e chiacchierano con i fan. Intrattengono, aiutano, amano il motorsport. Il nostro compito è far sentire le persone parte della squadra. Molti team si aspettano che le loro grid girl abbiano un ampio seguito sui social e questo crea condivisione – ha dichiarato in una intervista al DailyRecord – . Essere un'ombrellina è molto più che indossare pantaloncini; io ho una laurea in marketing e per molte ragazze è solo una divertente attività collaterale, si tratta solo di aggiungere qualcosa all'intrattenimento del giorno, ma nulla è più importante della corsa. Se ci fossero più donne pilota ci sarebbero anche i grid boy e probabilmente non avremmo neanche avuto questo dibattito.

"Grid girl, oltre alle gambe c'è di più" si potrebbe dire prendendo in prestito le parole di una canzone famosissima. Una difesa a spada tratta della professione quella della modella scozzese per la quale le ragazze aggiungono un tocco in più alla manifestazione senza distogliere l'attenzione da quello che è lo spettacolo in pista; difficile darle torto visto anche il grande event mediatico che ha avuto la notizia della loro possibile abolizione. Un pensiero in più per Liberty Media che si trovano ora a fare i conti anche con questo problema: le ombrelline sono una parte importante della Formula 1 e nessuno sembra essere disposto a rinunciarci.

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