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Formula 1, Malagò: “Tifiamo per Monza”.

Arrivano nuove reazioni alle parole di Ecclestone che ha paventato un mancato rinnovo del contratto col circuito brianzolo dopo il 2016. Maroni: “Il GP patrimonio da difendere”
A cura di Vito Lamorte
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Come si poteva prevedere, dopo le parole di Bernie Ecclestone su un probabile addio al Gran Premio di Monza, è iniziato un bel dibattito sul sostegno agli organizzatori della gara italiana. Insieme a Silverstone, la gara di Monza è l'unica corsa a non essere mai uscita dal calendario di Formula 1: si tratta di un pezzo di storia. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito all'intervista a Bernie Ecclestone al nostro giornale in cui il patron della F1 ha annunciato l'addio al circuito italiano nel 2016, alla scadenza dell'attuale contratto: "Si dovrà fare di tutto per mantenere il GP di Monza che è una tradizione assoluta della F1 ma direi una tradizione che, per quello che rappresenta, va oltre lo sport dell'automobilismo". Alcuni giorni fa, il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, aveva affermato che avrebbe voluto vedere la Formula 1 sul circuito del Mugello: "Escludo che abbia detto che il Mugello intenda speculare sul problema di Monza, tutto lo sport italiano fa il tifo affinché i problemi di Monza si risolvano".

Sulla questione Monza è intervenuto oggi anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: "Il Gran Premio di Monza è patrimonio dell'Italia intera e non solo della Lombardia. Serve quanto prima una cabina di regia comune, che coinvolga il Governo nazionale, per assicurare un futuro al Gran Premio d'Italia anche dopo il 2015: Regione Lombardia ha sempre fatto la propria parte e la farà pure questa volta, ma auspichiamo che anche il premier Matteo Renzi non si sottragga alle sue responsabilità. Monza da sempre è sinonimo di F1 e GP d'Italia, le ragioni economiche addotte da Ecclestone come minaccia di una possibile soppressione del Gran Premio di Monza non sono accettabili, perché inconciliabili con la storia e il ruolo internazionale dell'autodromo monzese. La F1 perderebbe l'interesse e la partecipazione dei tanti tifosi italiani e ferraristi, che rappresentano a loro volta un significativo indotto economico per l'intero circus automobilistico".

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