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Formula 1, top e flop della stagione 2016

Dagli undici sorpassi in 15 giri di Max Verstappen alla sfortunata stagione vissuta da Sebastian Vettel: il meglio e il peggio della stagione 2016 di Formula 1.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel, l'incidente in Malesia - Getty Images
Sebastian Vettel, l'incidente in Malesia – Getty Images

La stagione di Formula 1 sta per chiudere i battenti. L'ultima tappa, quella che si correrà ad Abu Dhabi, incoronerà il campione del mondo di un mondiale dominato dalla Mercedes. Per uno tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton, i due piloti delle Frecce d'argento, sarà gloria, per l'altro solo un rimpianto da dimenticare al più presto. La stagione 2016, però, ha riservato momenti entusiasmanti e altri un po' meno: ecco i più importanti

Top: Max Verstappen e gli 11 sorpassi del Brasile – C'è già chi lo accosta già ad Ayrton Senna o Michael Schumacher; piano con i paragoni, che di chilometri il ragazzo ne deve ancora macinare, ma lo spettacolo che il giovane olandese ha messo sotto il diluvio di Interlagos è valso da solo il prezzo del biglietto. Undici sorpassi in quindici giri, gli ultimi entusiasmanti con le gomme full wet dopo un pit stop che sembrava averlo tolto dalla contesa. Uno spettacolo che ha riportato alla mente le gare di un tempo, quelle in cui i piloti non erano occupati a discutere in radio e davano tutto quello che avevano in pista. Sarà irriverente, spocchioso, ma il ragazzo ha la stoffa del campione e in Brasile lo ha dimostrato.

Max Verstappen sul podio di Interlagos - Getty Images
Max Verstappen sul podio di Interlagos – Getty Images

Il record della Mercedes – Un dominio assoluto, agli avversari non sono rimaste che le briciole. 18 vittorie – che diventeranno probabilmente 19 con il Gran Premio di Abu Dhabi dove Rosberg e Hamilton si giocheranno il titolo -, mai nessuno prima d'ora ci era riuscito, neanche la Ferrari dei tempi d'oro. La Mercedes è riuscita a scrivere la storia. E sarebbero potute essere anche di più se non ci fosse stato il suicidio sportivo in Spagna con le due Frecce d'argento a prendersi a nelle prime fasi di gara. Semplicemente irripetibile. O forse, vista la forza della scuderia di Bracley, no.

Mercedes festeggia il titolo mondiale costruttori - Getty Images
Mercedes festeggia il titolo mondiale costruttori – Getty Images

La passerella d'addio di Felipe Massa – Neanche ad Hollywood sarebbero riuscire a scrivere un finale così emozionante. Felipe Massa si ritira dal Gran Premio del Brasile, la sua ultima apparizione davanti al pubblico di casa. Safety car in pista, le telecamere si spostano sul pilota brasiliano che arriva la box a piedi: bandiera verdeoro sulle spalle, lacrime agli occhi, tribune in piedi per applaudire uno dei piloti più amati di sempre. Un'emozione vera come poche, il passaggio davanti ai box, l'abbraccio con i meccanici Ferrari, poi quello della moglie e del figlio che gli corrono incontro prima di arrivare al suo box attuale. Una scena d'altri tempi, Felipe mancherà a tutta la Formula 1; dopo la passerella finale ancora di più.

Flop: l'infelice stagione di Vettel – Zero vittorie ad una sola gara dalla conclusione, mai in lotta per il mondiale, 4 ritiri. Difficile fare peggio: se a questo poi ci aggiungiamo le litigate via radio con Charlie Whiting e con gli altri piloti diventa evidente come il 2016 non sia stato l'anno di Sebastian Vettel. Le qualità del ferrarista non si discutono, non si diventa quattro volte campioni del mondo per caso, ma è inutile nascondersi dietro un dito; doveva essere il valore aggiunto della Ferrari, l'uomo in grado di guidarla al successo che manca ormai da troppo tempo, ma così non è stato. La frustrazione del tedesco, schiacciato anche dall'ingrato paragone con Michael Schumacher, è evidente, quest'anno è andato tutto storto. Fortunatamente siamo arrivati alla fine, il prossimo anno sarà per forza diverso. Fare peggio sembra impossibile.

La Ferrari di Sebastian Vettel viene recuperata dopo l'esplosione della gomma al Gp d'Austria / Getty
La Ferrari di Sebastian Vettel viene recuperata dopo l'esplosione della gomma al Gp d'Austria / Getty

Il motore in fiamme di Hamilton – Una rincorsa partita da lontano, un duello che ha appassionato l'intero mondo delle quattro ruote. Quella tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg è stata una battaglia epica, fatta di sorpassi e controsorpassi in classifica. La partenza lanciata del tedesco, il recupero dell'inglese, capace di vincere 6 gare sulle 7 disponibili tra maggio e luglio accumulando un margine piuttosto rassicurante sul compagno di squadra che, dopo la sosta, ha ripreso a martellare. La svolta dell'intero mondiale, però, può racchiudersi in un solo episodio: lo scoppio del motore di Hamilton in Malesia. Le fiamme che escono dal posteriore della sua Mercedes mentre è al comando della gara di Sepang sono un presagio funesto, le speranze del campione in carica bruciano insieme al propulsore della sua Freccia d'argento. La storia del campionato, più che in ogni altra pista, si è decisa in Malesia.

Lewis Hamilton con il motore in fiamme al Gp della Malesia - Getty Images
Lewis Hamilton con il motore in fiamme al Gp della Malesia – Getty Images

Quel "pasticciaccio brutto" del Messico – Qualifiche, regolamenti, safety car: quest'anno la Fia ha messo in campo tutto il suo impegno per cercare di rovinare il mondiale. Ma il fatto più eclatante è quello del Messico: ultimi giri, Verstappen taglia la curva 4 avvantaggiandosi su Vettel che lo braccava. Dovrebbe restituire la posizione, ma non lo fa, alle spalle del ferrarista arriva di gran carriera Ricciardo che ingaggia con lui un duello serrato. In staccata i due si sfiorano, la difesa del tedesco sembra da manuale. Sembra, appunto, perché i commissari la pensano diversamente: Verstappen sarà penalizzato di 5", mentre sta per salire sul podio lo avvisano e allora tocca al pilota della Rossa. Il cerimoniale va avanti, più tardi si scoprirà che anche Vettel è stato penalizzato, ma di 10′‘ secondi, abbastanza per lasciare campo libero a Ricciardo e anche all'olandese che così gli finisce davanti. Una decisione in grado di scontentare tutti, fare peggio anche in questo caso era piuttosto complicato.

Il Direttore di gara Charlie Whiting - Getty Images
Il Direttore di gara Charlie Whiting – Getty Images
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