Formula 1, Vettel: “Anche io potevo vincere delle gare come Ricciardo”

Non è un anno molto facile per i team di Formula 1. Le due scuderie che stanno guidando la classifica del mondiale costruttori sono alle prese con dei problemi al loro interno. Se domenica è esploso definitivamente il rapporto tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, in casa Red Bull il clima non è proprio disteso. Le deludenti prove del campione in carica Sebastian Vettel e le continue dimostrazioni di forza di Daniel Ricciardo hanno rovesciato le gerarchie all'interno della scuderia austriaca e l'ambiente non sembra essere dei più tranquilli. Anche se non si toccano i livelli di tensione della Mercedes, anche in Red Bull il rapporto tra i due piloti non è dei migliori. Daniel Ricciardo, intervistato da Servus TV, ha commentato il "momento no" dell’ex compagno di squadra, individuando non solo nel cambio regolamentare l’origine della complessa situazione di classifica: "Vettel sta avendo problemi con le nuove regole. È migliorato, ma fin dalla prima gara si può vedere che stava facendo molti errori". Mentre il vincitore del Gran Premio del Belgio parlava della situazione della squadra e del suo compagno di squadra, Sebastian Vettel da Sochi commentava la sua annata in una sorta di botta e risposta programmato: "La gente vede gli scarsi risultati e ha la sua opinione. Ma non sempre vedono quello che sta succedendo davvero. Abbiamo avuto così tanti problemi tecnici, consumato così tanti motori e sprecato molte componenti. Daniel ha fatto molto bene, non ci sono dubbi. Ma credo che se le cose fossero andate un po’ diversamente, anche noi avremmo potuto vincere le gare che ha vinto lui. Non è che ti dimentichi di guidare nel corso di un inverno e all’improvviso inizi a fare tutto sbagliato invece che tutto giusto. Sono ancora affamato e penso che abbiamo una buona possibilità di lottare per il campionato se ci mettiamo in una posizione leggermente migliore".

Vettel ha parlato dell'addio di Adrian Newey, che a fine anno lascerà il suo ruolo di direttore tecnico a Milton Keynes, e ha smentito che il passo indietro del tecnico inglese possa avere un qualche peso sulle sue decisioni future: "No, non penso. Adrian è un uomo molto ambizioso, e anche se dice che fare le cose con un po’ più di calma, credo che se torniamo al top allora ritroverà le sue motivazioni. L’entusiasmo per le corse è semplicemente nella sua natura, e non può sopportare di perdere!".