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Formula E, esordio per Giovinazzi nei rookie test: “Ma la priorità resta la Formula 1”

Il pilota italiano, sceso in pista con la DSV-03 del team Virgin, ha chiuso con il 7° tempo la giornata dedicata agli esordienti. “Quella di venire a provare è stata una mia scelta per capire come funziona, ma la Ferrari non c’entra” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Antonio Giovinazzi al volante della DSV-03 - Foto Twitter
Antonio Giovinazzi al volante della DSV-03 – Foto Twitter

Dopo la GP2 e la Formula 1 Antonio Giovinazzi è sceso in pista anche con una vettura di Formula E, le monoposto 100% elettriche che partecipano al campionato di categoria. Un esordio positivo quello del pilota italiano, capace di chiudere con il 7° tempo al volante della DSV-03 del team Virgin, chiudendo il proprio miglior giro in 1:20.876 e precedendo il compagno di squadra Joel Eriksson di 95 millesimi. Un'esperienza che si aggiunge al curriculum del 24enne di Martina Franca, terzo pilota Ferrari e Alfa Romeo Sauber che nel 2018 scenderà in pista per alcune sessioni di prove libere con la scuderia elvetica, ma che non è riuscito a trovare un sedile da titolare, rimanendo ancora una volta in panchina.

Per lui 51 giri in sei ore sul circuito di Moulat El Hassein di Marrakech nella giornata riservata ai debuttanti e che sono serviti per prendere confidenza con un tipo di vettura diversa da quelle provate fino ad ora. "Mi sono divertito, la macchina è diversa da quelle che ho guidato in precedenza in quanto c'è meno carico e più attenzione alla fase di frenata. Sono convinto che, con un giorno in più, avrei potuto fare meglio" sono state le sue parole raccolte dalla Gazzetta dello Sport. Un primo approccio, quello con il team DS Virgin, che è stato comunque soddisfacente per Giovinazzi; l'italiano, infatti, è riuscito a disimpegnarsi in maniera egregia chiudendo a circa 3 decimi dal 2° di giornata, Pietro Fittipaldi, mentre Muller, il migliore, è sembrato irraggiungibile con il miglior giro chiuso in 1:19.651.

La priorità rimane sempre la Formula 1

Per il momento, nonostante il test effettuato, la priorità rimane la Formula 1 anche se quella legata alla Formula E potrebbe essere una strada percorribile, soprattutto se dovesse esserci l'entrata in scena di Maserati. Il sogno di Giovinazzi rimane quello di scendere in pista con la Rossa, magari sostituendo Kimi Raikkonen, giunto ormai alla sua ultima stagione con il Cavallino. Una tesi confermata anche dal pilota italiano che, almeno nell'immediato, non sembra aver cambiato idea: "Quella di venire a provare è stata una mia scelta; per capire come funziona, per farmi un'idea e perché guidare rimane sempre la cosa migliore, ma la Ferrari non c'entra. Non c'è una prospettiva immediata qui, la priorità rimane sempre la Formula 1″ ha concluso. Un semplice test conoscitivo quello di Giovinazzi, ancora innamorato del circus: nonostante questo, però, il pilota italiano sta cominciano a guardarsi intorno sperando che, magari già nel 2019, possano schiudersi per lui le porte della Formula 1.

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