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Franco Uncini e Alex Criville, leggende della MotoGP

Gli ex iridati del 1982 e 1999 vanno ad affiancare gli altri 22 grandi nomi della Hall of Fame del Motomondiale. Verranno insigniti della massima onorificenza in occasione dei round di Misano e Barcellona .
A cura di Valeria Aiello
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da sinistra, Franco Uncini e Alex Criville / MotoGP.com
da sinistra, Franco Uncini e Alex Criville / MotoGP.com

La Hall of Fame del Motomondiale si arricchisce di due nuove leggende della MotoGP: Franco Uncini e Alex Criville sono i due ex iridati che vanno ad affiancare gli altri 22 grandi insigniti del più alto riconoscimento delle due ruote. L’ultimo in ordine cronologico a essere onorato per la sua carriera era stato Nicky Hayden, dopo Marco Simoncelli, Casey Stoner, Giacomo Agostini, Mick Doohan, Geoff Duke, Wayne Gardner, Mike Hailwood, Daijiro Kato, Eddie Lawson, Anton Mang, Angel Nieto, Wayne Rainey, Phil Read, Jim Redman, Kenny Roberts, Jarno Saarinen, Kevin Schwantz, Barry Sheene, Freddie Spencer, John Surtees e Carlo Ubbiali.

Franco Uncini (Civitanova Marche, 9 marzo 1955), iridato nel 1982 in sella alla Suzuki in classe 500cc, debuttava in classe 250cc e 350cc nel 1976, per poi passare alla massima categoria nel 1979. Erano gli anni in cui in top class si correva in sella alle rabbiose due tempi di cui il pilota di Recanati fu uno principali domatori. In sella alla Suzuki, nell’anno del titolo di campione del mondo, Uncini vinse cinque gare, collezionando complessivamente 7 podi stagionali che gli garantirono il mondiale con 103 punti in classifica generale. Dalla sua ultima affermazione nel mondiale, per rivedere un pilota italiano trionfare nel campionato del mondo, si sarebbe dovuto attendere fino al 2001, anno del primo titolo di Valentino Rossi. Nel 1983 la carriera di Uncini venne segnata da un terribile incidente sul circuito di Assen, dove in seguito a una caduta, venne investito da Wayne Gardner e il suo casco schizzo via, dando l’orribile sensazione che fosse stato decapitato. In seguito all’incidente, Uncini rimase in coma per 24 ore per le lesioni al capo, e rimesso dal grave impatto, torno a correre nelle stagioni 1984 e 1985, anno del suo addio alle corse. Rimasto nell’organizzazione del campionato del mondo MotoGP, dal 1993 si occupa di sicurezza e dal 2003 è responsabile della Commissione Sicurezza per la Federazione Internazionale del motociclismo.

Alex Criville (Seva, Spagna, 4 marzo 1970), campione del mondo della classe 500cc nel 1999, esordì nel Motomondiale nel 1986, come wild card in classe 80cc. L’anno successivo corse la prima stagione completa della minor cilindrata del mondiale, dividendo la sua attività agonistica in 125cc, sempre in sella alla Derbi. Nel 1989, sempre in 125cc, passò alla JJ Cobas, con cui coglieva il primato di cinque gare e il titolo della classe cadetta. Nel 1992 il primo anno da rookie nella massima categoria, in sella alla Honda NSR 500 schierata dal team di Sito Pons. In quell’anno la sua prima vittoria in classe regina, al Gp di Olanda, mentre due anni dopo arrivava la promozione al team ufficiale della casa Alata al fianco di Mick Doohan. Vicecampione del mondo nel 1996, e terzo in classifica nel 1998, per il pilota di Seva il titolo della classe 500cc arrivò nel 1999, con sei vittorie, quattro podi e un bottino di 267 punti che gli garantì il titolo di campione del mondo della classe 500cc. Ritiratosi dall’attività agonistica nel 2001 per una grave forma di epilessia, oggi Criville è impegnato con i giovani talenti e tra le fila di Movistar tv nei fine settimana del mondiale.

Due incredibili carriere la cui loro importanza verrà celebrata in occasione del prossimo Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, sul circuito di Misano Adriatico, e del Gp di Catalunya al Montmelò di Barcellona.

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