Freno a mano tirato per il mercato dell’auto in Europa, a gennaio è -4,9%. Fca cede il 14,9%
Inizia con il piede sbagliato il 2019 dell'automobile: a gennaio, infatti, nei 28 Paesi dell'Europa, ai quali si aggiungono quelli Efta (Norvegia, Islanda e Svizzera), le immatricolazioni hanno toccato quota 1.226.446 auto, il 4,6% in meno dello stesso mese del 2018. I dati, resi noti dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei, confermano il trend negativo degli ultimi mesi; nonostante questo, però, il risultato raggiunto è il secondo migliore dal 2009.
Ad influire sul risultato c'è ancora l'introduzione delle procedure di omologazione WLTP, entrate in vigore lo scorso 1° settembre e non digerite dai grandi costruttori. Il calo del settore auto riguarda tutti i cinque principali mercati europei con la Spagna che ha registrato un -8%, appena davanti all'Italia con una contrazione del 7,6%, mentre limitano i danni Regno Unito (-1,6%), Germania (-1,4%) e Francia (-1,1%) che chiudono in passivo ma senza andare a picco. La variazione negativa in termini di volumi è stata di quasi 60 mila autovetture, di cui quasi 30.000 nei cinque mercati più importanti. In forte calo il mercato del diesel – tranne in Germania dove risulta in crescita del 2,1% – con la vendita di autovetture diesel che hanno registrato una contrazione del 19%, passando dalle 353 mila immatricolazioni di gennaio 2018 alle 286 mila di gennaio 2019.
Fca perde il 14,9%, solo Lancia chiude in attivo
Non va meglio ai costruttori con Fca che scende dal quinto posto raggiunto a fine 2018 all'ottavo, perdendo il 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2018 con una quota di mercato scesa dal 6,6% al 5,9%. In calo tutti i brand del gruppo con Jeep che cede l'1,8%, Fiat il 19,6%, Alfa Romeo il 34,8% mentre Maserati e Dodge addirittura il 46,5%. Unica a chiudere in attivo è Lancia che vanta una crescita del 54,9%. Il primo posto tra i costruttori è ancora una volta occupato dal gruppo Volkswagen che mantiene la leadership nonostante un calo delle vendite del 6,4%, seguito da PSA con una flessione del 2,3%. Contiene le perdite anche Renault che cede solo lo 0,9% mentre a crescere sono Volvo (21,4%) e Hyundai con un +0,5%.