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Furti d’auto, arriva KeyJack per difendersi dai cyber ladri

Ispirata alla ‘gabbia di Faraday’, la nuova custodia protegge le chiavi e le carte di credito dalla clonazione.
A cura di Valeria Aiello
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Auto di ultima generazione e furti d’auto sempre più tecnologici: una soluzione per difendersi dai cyber ladri furti arriva dalla società LoJack che lancia anche in Italia “KeyJack”, un innovativo sistema in grado di proteggere e chiavi e le carte di credito dai tentativi di clonazione.

KeyJack per difendersi dai cyber ladri

KeyJack si presenta come un “key e card protector”, una custodia realizzata con materiali che si ispirano alla “gabbia di Faraday” per tenere al sicuro la chiave della propria auto quando non viene utilizzata. Un dispositivo semplice e ingegnoso, in grado di contrastare il cosiddetto ‘relay attack’, moderno metodo di furto che a spadini e arnesi vari sostituisce su due ripetitori di radiofrequenza (uno nei pressi della chiave e l’altro nelle vicinanza dell’auto) in grado di ingannare i sistemi di avviamento keyless entry che, nelle vetture di ultima generazione, sostituiscono la chiave tradizionale. A questa nuova pratica, se ne è aggiunta, più recentemente, una seconda ancora più incisiva e pericolosa, che prevede l’uso di device in grado di captare a distanza i codici delle smart key, in alcuni casi oltrepassando anche le mura dell’abitazione, e di immagazzinare i dati per il successivo uso criminale. Tecniche sempre più diffuse nel nostro Paese dove, nel 2017, quasi il 25% dei furti di suv è stato compiuto grazie a dispositivi wireless, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente.

Custodendo la chiave all’interno di KeyJack subito dopo aver parcheggiato – fanno sapere da LockJack Italia – si riduce drasticamente il rischio di restare vittima del furto di auto o di un suo sabotaggio. Il sistema è efficace anche per tenere in sicurezza la propria carta di credito, evitando la sempre più frequente clonazione di bancomat e carte di credito. Tecnica possibile, anche in questo caso, attraverso la violazione delle radiofrequenze alla base dei pagamenti con carte contactless, cioè quelle che consentono di completare un acquisto posizionando la carta vicino agli apparecchi di transazione Pos (attualmente in uso in quasi ogni esercizio commerciale) oppure tramite l’intercettazione della comunicazione in prossimità, la Near-field communication (NFC) utilizzata per i pagamenti mediante smartphone. La custodia KeyJack, grazie ai tessuti speciali di cui è composta, di fatto isola la carta di credito, impedendo il dialogo con qualsiasi antenna o device nelle vicinanze.

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