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General Motors nel caos, accusata di aver provocato 303 morti

Dopo i problemi di accensione su alcuni modelli, vengon fuori anche problemi agli airbag che avrebbero portato numerosi decessi. Indagine aperta e casa americana sempre più nella bufera.
A cura di Vito Lamorte
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Dopo l'inchiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per i tredici incidenti mortali per difetto di produzione, la General Motors è coinvolta in un'altra questione non piacevole: secondo uno studio del Center for Auto Safety, la più grande casa automobilitsca americana sarebbe responsabile del decesso di almeno 303 persone a causa del malfunzionamento degli airbag su due modelli ritirati da GM in tutto il mondo nelle scorse settimane. Si tratta di 1,6 milioni di macchine prodotte tra il 2003 e il 2007. L'accusa rivolta al gruppo odierno e agli ex amministratori fa riferimento alla reiterata omissione di problemi delle auto e di non aver posto rimedio ai difetti. Inoltre, il Center for Auto Safety imputa alla National Highway Traffic Sagety Administration (Nhtsa), l'agenzia federale per la sicurezza del traffico, l'aver tralasciato i controlli nonostante le denunce. Infatti, ieri la General Motors ha affermato che era al corrente dei difetti dal 2001 rendendo la sua posizione ancora più difficile. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, la casa automobilistica aveva chiarito come si poteva mettere a posto il problema  sostituendo i pezzi al costo massimo di 5 dollari invece di richiamare 1,6 milioni di veicoli. Alla fine, nonostante tutto, il rientro delle macchine è avvenuto lo stesso: allora perchè non intervenire in modo deciso subito? Sicuramente la General Motors ha trascorso giorni migliori e questi fatti stanno portando sempre più diffidenza nei confronti del colosso a stelle e strisce.

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